Bellagio: rubata l’aquila di Guello, era stata donata al cardinale Ravasi

Delusione Il coordinatore del gruppo: «Siamo dispiaciuti, e lo è anche l’alto prelato ospite in paese»

Furto d’aquila a Guello, era l’aquila donata dal Gruppo Aquile al cardinale e arcivescovo Gianfranco Ravasi che trascorre in questa località lunghi periodi estivi.

La scultura nel legno, dal costo comunque non indifferente di quasi 500 euro, si trovava nel prato davanti alla chiesa di Guello in cui Ravasi presiede la messa d’estate una volta a settimana: il martedì alle 17,30.

Donato Vasapolli è il coordinatore e fondatore delle Aquile che fanno parte della protezione civile: «Quell’aquila l’abbiamo regalata noi nel 2015 all’arcivescovo per ringraziarlo della sua amicizia – spiega - Ci sembrava un bel gesto e all’aquila si era affezionato nel corso degli anni. È molto dispiaciuto, come lo siamo noi, di quanto avvenuto».

L’aquila era anche il simbolo della presenza di Ravasi a Guello, appariva sul prato davanti alla chiesa quando l’arcivescovo era in paese.

«La conservavamo nella chiesetta e quando arrivava Ravasi la collocavamo all’esterno, appoggiata al tronco e li restava per tre o quattro settimane fino a quando Ravasi rientrava. E a quel punto la riportavamo nella chiesetta. Quella di martedì è l’ultima messa di Ravasi a Guello per questa stagione estiva, poi l’avremmo messa al riparo» aggiunge il coordinatore del gruppo Aquile.

Il furto è avvenuto venerdì notte: «Hanno tagliato la recinzione in rete dietro la chiesetta e allentato la vite che fissava la statua di legno al tronco, poi l’hanno portata via presumo con un’auto. La statua pesa una trentina di chili, non credo si sia trattato di una ragazzata ma proprio di qualcuno che mirava a rubare la nostra aquila perché gli piaceva».

C’è dunque mistero sulle ragioni che hanno portato a rubare una scultura che da anni faceva bella mostra dentro e fuori la chiesina di Guello. E adesso tutti sperano che chi ha compiuto il gesto ci ripensi e restituisca l’aquila di Guello.

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