Caos sulla Regina, l’appello
«Adesso chiedete i danni»

Cresce la rabbia sul caso delle asfaltature. Cetti invita le categorie alla mobilitazione contro Anas. La quale si difende: «Avevamo avvisato per tempo»

È scontro totale dopo il blocco di otto ore - inclusi annessi e connesi - lungo la statale Regina, dopo il guasto occorso mercoledì notte ad un macchinario utilizzato nei lavori di asfaltatura della strettoia di Isola di Ossuccio (uno dei nodi caldi della viabilità del lago), che ha provocato un effetto domino di code e caos viabilistico risolto solo a metà pomeriggio.

Ieri Anas, in una nota, ha confermato a “La Provincia” che quello della notte tra il 3 ed il 4 agosto «era l’ultimo intervento programmato quanto ai lavori di pavimentazione che vanno avanti da giugno in tratti saltuari e che prevedono solo alcune riduzioni di carreggiata», ribadendo che la scelta di portare a termine l’intervento è stata dettata dalla necessità di «garantire la sicurezza degli utenti».

Il Comune di Tremezzina ha puntato il dito contro la mancanza assoluta di comunicazione non solo per gli ormai celeberrimi lavori di mercoledì notte, ma anche per quelli effettuati in passato. Anas si difende dicendo di avere spiegato tutto in più tavoli tecnici.

Sulla vicenda è intervenuto ieri anche Cornelio Cetti, 12 anni da presidente dell’Associazione provinciale artigiani e 10 anni da vicepresidente della Camera di Commercio di Como: «Un intervento iniziato male e finito ancora peggio. Da una rapida ricognizione, coi primi freddi il sottilissimo strato di asfalto posato cederà».

«È giusto che chi ha sbagliato paghi. Chiedo pertanto a tutte le associazioni di categoria e imprenditoriali di raccogliere segnalazioni e richieste dai propri associati. Non è possibile trascorrere la giornata in coda per un macchinario che si rompe».

Altri approfondimenti sul giornale in edicola sabato 6 agosto.

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