Cerano, un cippo per “Iroso”
L’ultimo mulo degli alpini

Domenica 24 in Valle Intelvi la curiosa cerimonia per l’equino della Brigata Cadore, morto a 40 anni di età: «Doveroso ricordare chi ha aiutato tanti soldati»

È un omaggio sincero e sin qui unico nel suo genere quello che Cerano d’Intelvi dedicherà domenica 24 novembre a “Iroso”, l’ultimo mulo in forza agli alpini, pezzo importante della gloriosa storia delle penne nere (era in forza alla Brigata Cadore, sciolta il 10 gennaio ’97), “andato avanti” utilizzando lo slang alpino lo scorso 29 aprile a 40 anni.

L’invito, a firma del sindaco Oscar Gandola, vede uno accanto all’altro Comune, Associazione nazionale alpini (sezione di Como) con i Gruppi della Valle Intelvi e il Corpo Musicale “L. Porta” di Cerano. In cosa consiste questo omaggio è presto detto: ad “Iroso”, numero di matricola 212, ad “Iroso” sarà dedicato un cippo e un monumento in bronzo frutto dell’estro e della grande esperienza del professor Bruno Gandola, degno erede della tradizione dei Magistri Cumacini. Il programma prevede alle 10.30 la messa celebrata da don Giovanni Meroni, alle 11.15 il corteo verso il parcheggio di via alla Costa e, a seguire, la benedizione, con inaugurazione del cippo e discorso delle autorità.

«La nostra vuole essere una testimonianza ed un riconoscimento all’ultimo dei muli utilizzati dal Corpo degli alpini, in forza al 7° Reggimento», sottolinea Oscar Gandola, che tiene a rimarcare un fatto e cioè che nella Grande Guerra «non solo muli e cavalli, ma anche cani, gatti e piccioni fuori arruolati nell’Armata silenziosa al fianco dei soldati».

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