Claino, la provinciale fa paura
«Troppi rischi per i pedoni» VIDEO

L’allarme di una giovane mamma: «Sulla provinciale spazio solo per le auto»

Provate voi a camminare sfiorati da auto, furgoni e camion che scorrono in entrambi i sensi di marcia e che a loro volta devono rallentare se non addirittura fermarsi per evitare incidenti.

Di più. Provate a camminare spingendo un passeggino con all’interno la figlioletta che vi guarda sgranando gli occhioni.

È quello che ha fatto Melania Pizzagalli, giovane mamma della famiglia proprietaria del campeggio e delle Grotte di Rescia, che ha postato su Facebook un video che vale più di mille parole.

Un video che riprende la quotidianità sulla provinciale 14 a Rescia di Claino con Osteno, dove il limite è a 50 chilometri-orari. Un limite che spesso non viene osservato dai veicoli in transito creando situazioni di pericolo soprattutto per i pedoni.

Melania già nel giugno 2020 aveva segnalato a caratteri cubitali i rischi di chi corre troppo veloce, ma soprattutto quelli per i pedoni: «Rispetta il pedone o rischi la prigione». Nulla è cambiato da allora. Anzi, la testimonianza è ancora più efficace perché Melania percorre quell’itinerario insieme alla sua piccola sul passeggino.

«La situazione sulla provinciale 14 nel tratto di Rescia é diventata davvero insostenibile - racconta - Velocità fuori controllo, cigli difesi per le auto che lasciano indifesi i pedoni. Chiedo a ciclisti, pedoni e automobilisti sensibili, di fare girare questo video perché noi abbiamo bisogno di aiuto».

«Il guardrail installato a maggio dell’anno scorso ha di netto peggiorato una situazione già alquanto pericolosa perché è stato tolto il già poco spazio per i pedoni. Non mi sento più sicura di uscire da casa mia, che non si trova su una statale o su un’autostrada, ma su un tratto di strada provinciale che attraversa la frazione di Rescia nel comune di Claino con Osteno, e di raggiungere la casa di mia mamma che abita a neanche 500 metri».

Inerzia

«Sono certa - incalza ancora Melania - che se anche solo io abito qui, ci sono diverse decine di persone che da qui passano e si sentono in pericolo quanto me. Ho una bambina e non accetto più di dovermi relegare in casa o uscire con l’auto a causa di inerzia e di inciviltà. È ora di finirla di farvi schiacciare da prepotenti e menefreghisti. Grazie- conclude- a chi legge e scusate per lo sfogo. Speriamo in una reazione».

(Francesco Aita)

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