Commemorazione dei gerarchi
Dal prefetto arriva il via libera

Dongo: l’Anpi alcune associazioni avevano chiesto di vietare la cerimonia Ma ancora una volta è arrivano il no: «La Corte di Cassazione la consente»

Una rappresentanza di Anpi e di altre forze antifasciste a incontrato ieri mattina il prefetto, Andrea Polichetti, e il questore di Como, Leonardo Biagioli,per chiedere ancora una volta di vietare la commemorazione dei nostalgici fascisti a Dongo, in programma domenica 8 maggio, nei suoi contenuti ritenuti apologetici del fascismo.

«Alla luce dell’autorizzazione degli anni scorsi, era arduo sperare in un “no” quest’anno – commentano i promotori– Riteniamo un dovere, tuttavia, far presente ogni volta come certi gesti, in particolare il saluto romano, vadano considerati a nostro avviso apologia del fascismo. Nessuno intende proibire la commemorazione di persone morte, ma gli eccessi sì. Invece – aggiungono – Il Prefetto ha ribadito che vale la sentenza della Corte di Cassazione del 2017». La suddetta sentenza dice che «sono punibili le manifestazioni del disciolto partito fascista che possano determinare il pericolo di ricostituzione di organizzazioni fasciste in relazione al momento e all’ambiente in cui sono compiute; se fatto con intento commemorativo e non violento, invece, il discusso saluto romano non risulta penalmente rilevante».

Domenica, pertanto, dinanzi a piazza Paracchini si riuniranno i nostalgici per la consueta cerimonia che culmina con un “presente” accompagnato dal saluto romano dopo ogni nome di gerarca giustiziato; sull’altro fronte, al di là della strada, dalle 9,30 alle 11.30 ci saranno Anpi Dongo, Como e Lario occidentale per una «presenza democratica». (G. Riv.)

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