Garzeno, distrutti bosco e pascolo
Multa di 4 milioni e richiesta di processo

Il gigantesco rogo del marzo 2019, due persone accusate: lo avrebbero appiccato per non perdere i contributi comunitari

La Procura della Repubblica di Como ha chiesto il rinvio a giudizio per due persone accusate di aver provocato dolosamente il gigantesco incendio che nel marzo del 2019 ha provocato la distruzione di 104 ettari di bosco e 258 ettari di pascolo. Al termine dell’attività investigativa svolta dal Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale dei Carabinieri Forestali di Como e condotta attraverso l’acquisizione di informazioni testimoniali, sopralluoghi e accertamenti tecnici, i magistrati hanno ritenuto le due persone di avere aver causato l’evento che dal 25 al 29 marzo 2019 in località Dosso Brento ha seminato distruzione per conseguire la ripulitura delle aree destinate a pascolo. Il fine dell’azione criminosa sarebbe stato quello di evitare la decurtazione di contributi comunitari destinati al mantenimento di tali aree. I due gestivano infatti un’azienda agricola dedita all’allevamento di bovini, caprini ed ovini, alla produzione di foraggio, ed alla realizzazione e vendita di formaggi per la quale percepivano dei finanziamenti erogati dall’Unione Europea finalizzati alla salvaguardia dei pascoli nelle aree di montagna. Ai sensi della vigente normativa forestale regionale (legge regionale n. 31/2008 e successive modifiche ed integrazioni) i carabinieri forestali hanno elevato agli indagati anche due sanzioni amministrative, di importo ciascuna di € 2.063.208,60, per la distruzione della superficie boscata.

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