Il canottaggio ricorda Pippo Mondelli
«Un esempio che ci è sempre vicino»

La messa e tanti amici del campione del mondo di Cernobbio al sacrario di Garzola. La teca con cimeli e gagliardetti. L’intitolazione del molo davanti alla Canottieri di Moltrasio

Il tempo sembra essersi fermato allo scorso 29 aprile, quando ha iniziato a circolare la notizia che mai nessuno avrebbe voluto sentire: Pippo non ce l’ha fatta.

Eppure, non se n’è mai andato davvero. Ieri mattina, nel Santuario di Nostra Signora del Prodigio di Garzola, a Como, lui c’era nelle parole dei sacerdoti che hanno celebrato la messa, negli sguardi di mamma Monica, papà Guido e della sorella Elisa.

Negli abbracci degli amici che da sette mesi a questa parte si sentono svuotati di una presenza importante, ma arricchiti di un grande insegnamento.

È stato un sabato carico di emozioni, quello di ieri, alla memoria di Filippo Mondelli, campione del mondo cernobbiese di canottaggio scomparso per malattia a 26 anni.

Molto partecipata la messa in suo ricordo, a cui è seguita la dedica di una teca nel Sacrario degli sport nautici. Presente la famiglia, gli amici di sempre, il mondo dello sport e delle istituzioni.

«Siamo qui per dire grazie al Signore per avercelo donato – è stato evidenziato durante l’omelia – ci ha lasciato un esempio che ci può sostenere nel cammino della nostra vita. Era bello stare con lui e vedere come il suo impegno fosse profondo. Non si arrendeva e non si rassegnava, era sicuro di potercela . Una persona semplice e umile. Quando si pensava fosse venuto il momento di raccogliere frutti abbondanti, il Signore lo ha chiamato a sé».

Al Sacrario il momento più toccante, con i ricordi di coloro che lo hanno visto crescere e gli sono stati vicino.

«L’anno 2021 è uno dei più bui – ha sottolineato il presidente della Canottieri Moltrasio Alessandro Doneganache, su idea nata da Enzo Molteni, ha organizzato la giornata – aveva programmi di altissimo livello. Era partito da zero, con caparbietà e voglia di arrivare e senza guardare le sconfitte, un ragazzo eccezionale».

Belle parole sono state spese anche dal sindaco di Como Mario Landriscinache ha definito Filippo «un atleta capace di fare e insegnare. A nome della città, siamo qui con l’intento di gridare con forza il ringraziamento a lui per quello che ha rappresentato».

Il sindaco di Cernobbio Matteo Monti, amico di lunga data di Mondelli, ha faticato a trattenere le lacrime ripensando al giorno in cui si è detto addio al campione, ricordando poi una sua frase in cui stimolava a non arrendersi mai e a perseguire i propri obiettivi.

La prima cittadina di Moltrasio Carmela Ioculanoha invece annunciato l’intitolazione del molo davanti alla canottieri di Moltrasio a Mondelli.

Commoventi anche le parole e i ricordi di Michelangelo Crispi, vicepresidente della Federazione italiana canottaggio, del consigliere nazionale Fabrizio Quaglino, del delegato provinciale Coni Niki d’Angelo e degli allenatori Claudio Romagnoli e Alberto Tabacco.

È stata quindi svelata la teca che raccoglie i gagliardetti delle società di cui Pippo ha fatto parte, alcune sue immagini e un body di gara.

Proprio nel sacrario dove sono custoditi memorie ed emblemi di tanti protagonisti delle discipline nautiche, ora c’è anche Filippo, perché quello che ha fatto è stato e sarà storia.

Daniela Colombo

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