Il cardinale a Roma nella parrocchia affidatagli dal Papa: «S. Maria Regina è anche il nome della prima parrocchia in cui ho operato a Como»

Monsignor Cantoni Oggi ha celebrato una messa nella parrocchia di Santa Maria Regina a Monteverde, a Roma, che il Santo Padre gli ha affidato. Nell’omelia una riflessione su una felice coincidenza che lega Roma, Como e il suo vescovo

È Santa Maria Regina Pacis a Monteverde la parrocchia di Roma affidata al cardinale Oscar Cantoni secondo una tradizione antichissima per la quale i cardinali, in quanto collaboratori diretti del Santo Padre, ricevono in affidamento una parrocchia della città di cui il Papa stesso è vescovo. Roma appunto.

Si è tenuta oggi, giovedì 8 dicembre, a Roma la cerimonia con cui il cardinale Cantoni ha preso possesso del titolo cardinalizio accompagnato da una piccola delegazione di famigliari, collaboratori e fedeli della sua parrocchia di origine, Tremezzo. In questa occasione Monsignro Cantoni ha pronunciato un’omelia nella quale ha parlato proprio della parrocchia che Papa Francesco gli ha affidato e nella quale si è svolta la messa.

«Mi commuove il fatto che la prima parrocchia nella quale ho operato come sacerdote novello a Como (la mia diocesi d’origine e della quale oggi sono vescovo), sia denominata appunto con lo stesso titolo, S. MARIA REGINA, e si trovi in un quartiere della città, Muggiò, in via Quadrio. Una felice coincidenza!» ha raccontato infatti il cardinale. Una coincidenza vissuta con spirito di incontro: infatti Monsignor Cantoni prima e dopo la messa ha voluto incontrare i fedeli della parrocchia. Con alcuni di loro ha scambiato qualche parola, con tutti sguardi di felicità e condivisione, che a fine serata si sono spinti verso il cielo, dove il buio è stato illuminato dai fuochi d’artificio.

«Porto i saluti anche dei membri della mia diocesi di Como (che comprende però anche la provincia di Sondrio e parte delle province di Varese e di Lecco) - ha aggiunto Monsignor Cantoni - Siamo lieti per questo nuovo vincolo di fraternità, di amicizia e di solidarietà, che si stabilisce con voi e che ci avvicina, per l’unità che il Signore Gesù ci dona, quali suoi discepoli amati».

Non è mancato naturalmente un riferimento a Maria, nel giorno dell’Immaccolata Concezione, che ha suscitato nel cardinale una riflessione sul senso di quella risposta, secca e decisa: “Eccomi!”. «Espressione che dice tutta la sua reale e continua disponibilità al volere di Dio, pienamente docile alle sue sorprese. Maria si è continuamente fidata di Dio in tutto e per tutto, anche nelle situazioni difficili e oscure nella quale è stata coinvolta. A Lui si è affidata ogni giorno.Chiediamo che il “sì, eccomi” di Maria sia sempre anche sulle nostre labbra.»

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