Il lago arresta di poco la discesa mentre sale il grido d’allarme dei taxiboat, nel bel mezzo della stagione turistica

Siccità Ieri piccolissima battuta d’arresto, ma la situazione resta grave. Il Consorzio motoscafi Lario: «Pontili inutilizzabili, anche a Sant’Agostino»

Il tema siccità è una costante di questa calda estate: e voi quali metodi avete adottato per risparmiare quanta più acqua possibile? Fatecelo sapere rispondendo al nostro sondaggio, basta cliccare qui.

Pur rimanendo il deflusso sempre superiore all’afflusso (113,2 metri cubi al secondo il dato del deflusso contro i 99,5 dell’afflusso), il livello del lago ieri ha segnato una piccolissima battuta d’arresto nella sua corsa verso i meno quaranta sotto lo zero idrometrico, attestandosi nel tardo pomeriggio a meno 38,8, vale a dire 1,1 centimetri in più rispetto a martedì mattina.

Magra (tanto per rimanere in tema) consolazione, anche perché in otto ore ieri il livello è tornato a diminuire, seppur di 0,3 centimetri. La situazione resta molto grave in virtù anche del fatto che sino a sabato 23 luglio non sono previste nuove precipitazioni.

Stagione di ripresa per i taxiboat: la siccità li tiene fermi

E nelle ultime ore è arrivato anche il grido d’allarme del florido comparto dei taxi boat - tecnicamente definiti servizio pubblico non di linea - che dopo due anni critici a causa della pandemia hanno ripreso a macinare numeri importanti grazie anche ad un fittissimo calendario di matrimoni ed eventi nei diversi punti del lago.

«È una situazione molto difficile, che piomba nel bel mezzo di una stagione turistica che sta concentrando su di sé gli eventi non solo del 2022, ma anche in parte importante quelli rinviati nel 2020 e nel 2021. Il lago è stato fatto abbassare troppo in fretta all’incirca tra i 70 e gli 80 centimetri in pochi giorni ed ora con questa siccità non ci sono più margini di recupero - sottolinea Marco Morganti , vicepresidente del Consorzio Motoscafi Lario e cotitolare della Boat Service Lake Como di Sala Comacina -. Il pontile di Villa Pizzo a Cernobbio ad esempio in questo momento è inutilizzabile a causa del lago basso. E così vanno studiate soluzioni alternative. Il problema riguarda o riguarderà a breve anche altre dimore. Non ci voleva. Per non parlare poi della situazione in essere a Sant’Agostino a Como. Peggio di così non poteva andare e temo che avanti di questo passo anche la Navigazione, pur a fronte di personale preparato e che come noi ben conosce ogni angolo del lago, avrà problemi».

- Leggi anche: «L’acqua dai monti non aiuta il lago: “Non abbiamo esperienza di casi tanto gravi”»

La denuncia di Morganti: «serviva una programmazione sul lungo periodo, così non è stato»

Il tema di fondo è che l’unico aiuto - al netto degli annunci di questi giorni - dovrebbe arrivare dagli invasi alpini, che continuano ad accumulare acqua, con il dato aggiornato a domenica che attesta riserve per quasi 194 milioni di metri cubi contro i 191,7 milioni della domenica precedente. Per dare un riferimento diretto, ieri il livello del lago si trovava a un metro e 34 centimetri sotto la media stagionale del periodo, con la percentuale di riempimento ridotta ormai allo 0,6%. Numeri da prefisso telefonico.

«Sarebbe servita una programmazione sul lungo periodo - chiosa Morganti -. Così non è stato. Spero e mi auguro che questa situazione serva da lezione per il futuro. Lo dico a nome di tutti quelli che con il lago vivono e lavorano. In questo momento, uno o due giorni di pioggia cambierebbero di poco le attuali dinamiche. E lo scorso anno abbiamo visto purtroppo i danni causati dall’alluvione di fine luglio, il fenomeno opposto rispetto alla siccità. C’è grande preoccupazione in una stagione che per noi sta significando molto».

© RIPRODUZIONE RISERVATA