La nuova vita di Sabrina: «Io, autista dei bus con i motori nel sangue»

La storia A cinquant’anni ha deciso di cambiare tutto. Assunta dall’Asf, guida regolarmente lungo la Regina: «Passione coltivata sin da ragazzina, grazie a papà»

È la seconda autista donna di Asf che conduce pullman di linea sulla statale Regina e lungo le strade provinciali della vallate lariane. Sabrina Girometti, originaria di Pesaro, ha trovato a 50 anni il lavoro che sognava e non importa se la trafficata statale della sponda occidentale lariana rappresenta ogni giorni una prova del fuoco per chi è alla guida di mezzi pesanti.

Prima la ristorazione

«Ho sempre lavorato nell’ambito della ristorazione – racconta – . La mia famiglia aveva una struttura ricettiva a Pesaro e negli anni ’80 ha gestito anche un hotel all’Aprica, così ho sempre collaborato all’attività. Poi, a 50 anni, ho deciso di rimettermi in gioco».

La decisione di stabilirsi con la famiglia a Menaggio è scaturita dalla volontà di avvicinarsi al figlio maggiore, che da alcuni anni vive e lavora a Como; la scelta di fare l’autista di mezzi di linea, invece, è legata a una passione coltivata fin da ragazza. «Mio padre guidava i tir e ricordo che quei bestioni esercitavano un fascino particolare su di me – dice ancora Sabrina a questo proposito – Così feci subito la patente per guidare anche i mezzi pesanti, senza peraltro mai sfruttarla. Lasciando il mare, ho voluto stabilirmi in un luogo ancora vicino all’acqua e Menaggio mi piace molto. Ho appreso che Asf cercava autisti e non c’ho pensato due volte a presentare la mia candidatura».

Mentre in città sono già diverse le donne che conducono bus di linea, sulla Regina, finora, c’era solo l’altolariana Nives Giussani a sfidare le insidie delle strettoie della Tremezzina e il tortuoso percorso nel suo complesso.

«Devo dire che non passo inosservata – ammette Sabrina – . L’autista di pullman, in passato, era un mestiere prettamente maschile e per la donna, tra l’altro, ci sono da sfatare anche tanti luoghi comuni. Già nei primi giorni del nuovo lavoro mi è capitato di guidare il pullman che scende a Como al mattino effettuando subito anche la corsa di ritorno e al capannone di Menaggio molti colleghi si sono complimentati riconoscendo che ero fra i pochi a mantenere i tempi perfetti sulla tabella di marcia».

Manovre azzardate

Anche se sulla Statale Regina non è certo un compito semplice, vista la conformazione e l’elevata concentrazione del traffico. Senza contare i problemi che sono legati ai lavori della Variante e che hanno dato origine a mille proteste per i ritardi accumulati dai servizi di trasporto pubblico.

«Spesso – prosegue la conducente di pullman – sono gli autisti dei camion che incrocio che, vedendo una donna alla guida, non esistano a fare una manovra in più per agevolarmi ed è una cosa, questa, che io apprezzo. Se devo essere sincera, a spaventarmi di più non sono i mezzi pesanti nelle strettoie, ma la superficialità di tanti automobilisti e ciclisti che effettuano manovre azzardate e spesso incomprensibili».

Sabrina Girometti, alla fine, lancia un proprio messaggio alle donne: «Vorrei dire a tutte di mai rinunciare alle proprie aspirazioni per paura di non essere all’altezza. Occorre seguire le proprie aspirazioni e coltivare i propri sogni; se si agisce con serietà e passione, i risultati arrivano».

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