La Regatalonga fa 50 anni: sfida di passioni sul Lario

Evento Dopo lo stop per il Covid, ieri duecento imbarcazioni hanno dato vita all’evento vinto dal duo della Bellagina

Quella di quest’anno è assolutamente degna di una celebrazione in grande del mezzo secolo.

Ieri Lezzeno ha vissuto una giornata storica per la cinquantesima edizione della Regatalonga del Lario, rivivendo i colori e il folclore di una sagra del lago, che non ha mai smesso di affascinare dal 1971. Ma con qualcosa in più rispetto al passato, oltre al cielo azzurro e fin troppo caldo: sulla faccia della gente la gioia di sorridere alla vita, di ritornare a vivere il lago, di ritrovarsi dopo due anni di lockdown a causa della pandemia. Sotto un sole battente già in tarda mattinata, oltre duecento barche hanno preso il via dall’imbarcadero al segnale del presidente della Canottieri La Sportiva, Pietro Bazzoni, con il consigliere regionale Fabrizio Turba e il direttore della Banca di Credito Cooperativo di Lezzeno , Marco Bertoglio. C’era di tutto sul percorso di 9 chilometri, passando per l’isola Comacina e la punta di Balbianello : barche a remi da passeggio e da competizione, le tradizionali “lucie”, canoe, kajak , persino una water bike (bicicletta d’acqua).

La regata non è competitiva, ma ovviamente concede spazio allo spettacolo anche la sfida tradizionale tra le società remiere del lago. Primo a tagliare il traguardo, comunque il due di coppia della Bellagina, formato dai campioni italiani Matteo Belgeri e Marco Gandola, figli d’arte dei campioni del mondo Alberto Belgeri e Enrico Gandola. Applausi a non finire anche alla Jole a otto vogatori con timoniere della Canottieri Lario, con a bordo il presidente Leonardo Bernasconi e il consigliere nazionale della Federazione Italiana Canottaggio, Fabrizio Quaglino. Come da tradizione, poi, tutti a gustare la “polenta uncia”.

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