Le barche allegoriche
e la magia dei fuochi
Che folla a Gravedona

Sono stati stimati almeno 20mila spettatori. C’è stato anche l’omaggio ad Angelica Angelinetta con l’opera dei Marafiki “Sei tutto questo cielo”

La magia dei fuochi d’artificio è indiscussa. Soprattutto quando lo spettacolo è ricco e sopraffino come quello offerto dalla serata di vigilai di Ferragosto a Gravedona.

Ogni anno gli artificieri offrono qualcosa di nuovo, di ricercato, e la festa del lago diventa sempre unica e irripetibile. Anche ieri, in una bella serata fresca, il pubblico non ha certo disertato l’appuntamento: fin dalle 19 il lungolago si è animato e le piazzette sono state invase per le degustazioni di specialità tipiche.

Poi è iniziato lo spettacolo, con il tradizionale concorso di imbarcazioni allegoriche, che rende la serata della Pro Loco unica nel suo genere. C’è un importante significato dietro le artistiche barche che gli appassionati volontari realizzano ogni anno con almeno tre mesi di lavoro: la prima sfilata avvenne, in maniera del tutto spontanea, nel 1946, a guerra appena terminata, originata dal desiderio di pace e serenità; da allora gruppi di giovani e meno giovani si impegnano ad allestire barche allegoriche per la festa del 14 agosto.

Ieri sera hanno fatto passerella nelle acque del lungolago “Sei tutto questo cielo”, omaggio del gruppo Marafiki ad Angelica Angelinetta, la giovane di Dongo rimasta nel cuore di tutti per il suo impegno solidale a favore della ricerca sulla fibrosi cistica.

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