Magnate anti Putin in manette
Ecco la sua villa a Mezzegra

Andrey Smyshlyaev, 47 anni, da tempo abita sul lago, ultimamente a Brenzio di Gravedona. L’acquisto di Villa Bonomi lontana da occhi indiscreti dove si vede spesso nonostante la separazione dall’ex moglie

Da più di un anno, nei suoi frequenti viaggi in Italia (con tanto di aereo privato a Linate) pare facesse di continuo la spola tra la bella e blindatissima villa al confine tra Mezzegra e Tremezzo - nota in zona come Villa Bonomi - e un appartamento - elegante, ma per nulla sfarzoso (se confrontato alla proprietà di Mezzegra) - a Brenzio, frazione di Gravedona ed Uniti.

Di sicuro, in questi anni, è stata una presenza discreta quella di Andrey Smyshlyaev, magnate russo di 47 anni, arrestato a Como dalla squadra mobile nell’ambito di una vicenda che ha in tutto e per tutto i connotati del “giallo” internazionale. L’uomo, ricercato nel Paese d’origine, sarebbe un oppositore di Vladimir Putin.

Moglie (ex moglie a quanto si è appreso, l’uomo si è risposato con una italiana) e due figli, Andrey Smyshlyaev sarebbe stato avvistato non più tardi di una settimana fa a Mezzegra. Su di lui, secondo le informazioni filtrate ieri, grava un ordine di cattura internazionale «per una sottrazione da 40 mila euro». Una somma irrisoria se confrontata al patrimonio milionario costruito da Smyshlyaev negli anni.

Già da qualche tempo, in patria, si era fatte insistenti le voci di un interesse marcato del governo russo nei suoi confronti. In particolare, alcuni organi di stampa hanno parlato di un debito da 2,6 miliardi di rubli (36 milioni di euro grossomodo). In particolare, citando il sito rospes.com, erano finiti sotto la lente gli ultimi due anni d’affari e di transazioni. Sempre il sito di notizie spiega che il magnate russo - a maggio - sarebbe stato dichiarato fallito.

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