Pianello «Stradina bloccata
Usiamo la carriola per portare la spesa»

Due pensionati invalidi di Calozzo fanno causa al Comune per aver chiuso il passaggio

«Siamo costretti ad andare a fare la spesa con la carriola. E, per tornare a casa, dobbiamo farci 79 gradini. Anche se sia io che mia moglie abbiamo l’invalidità».

Finisce in Tribunale la battaglia tra due pensionati residente in frazione Calozzo e l’amministrazione comunale di Pianello del Lario colpevole. Oggetto del contendere la decisione di chiudere, ormai sei anni fa, l’accesso alla ciclopedonale che costeggia il lago. Impedendo di fatto a due pensionati di poter usare l’auto per tornare a casa loro.

«Per cinquant’anni abbiamo potuto entrare e uscire di casa in auto -dicono i pensionati - Poi, nel 2013, hanno piazzato un paletto sul ponticello che conduce alla stradina su cui c’è il cancello di casa. E, da allora, per noi è una vita a ostacoli».

Secondo l’avvocato Vincenzo Latorraca, legale della coppia di pensionati, il Comune starebbe violando un diritto sacrosanto dei suoi clienti.

«All’improvviso - dice la signora - in seguito ai lavori sulla ciclopedonale ci siamo trovati la strada sbarrata. E da ormai sei anni siamo costretti ad abbandonare l’auto alla chiesa e scendere utilizzando le scale: 79 gradini ripidissimi».

Vicenda già finita davanti al Tribunale amministrativo, dove però - in primo grado - i coniugi non hanno ottenuto ragione. Al momento pende l’appello al Consiglio di Stato: «Ma questo - spiega l’avvocato Latorraca - non è un problema amministrativo, bensì civile. Secondo noi c’è una lesione alla vita personale e familiare dei nostri clienti, in seguito all’impossibilità di accedere alla loro casa con l’auto».

«Non pretendiamo un’autorizzazione di 24 ore al giorno. Ci basterebbero delle fasce orarie nelle quali siamo autorizzati a muoverci» concludono i pensionati.

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