Pognana, alpino morto
«Peppino sempre con noi»

L’addio al pensionato vittima dell’incidente avvenuto vicino alla parrocchiale

Già un’ora prima della mesta ma toccante cerimonia, la chiesa parrocchiale della Trinità era colma di gente, mentre sul sagrato del tempio pognanese sostavano numerose persone in attesa dell’arrivo del corteo con le spoglie di Giuseppe Invernizzi, 81 anni, morto mercoledì dopo essere finito sotto la motocarriola cingolata con la quale si stava recando nel bosco a fare legna.

Accompagnato dagli amici del gruppo Alpini, alle 14 in punto Peppino, così tutti lo conoscevano in paese e così tutti familiarmente lo chiamavano, è giunto alla Trinità per la sua ultima messa. La commozione si toccava con mano: i familiari, la moglie con le due figlie e le rispettive famiglie, nei primi banchi e, tutto intorno ad occupare ogni spazio fisico, le tante persone, giunte da Pognana Lario e da tutta la riva, per salutare un uomo definito “buono ed altruista”.

Agli alpini del gruppo pognanese, di cui Peppino faceva parte, si sono aggiunte le rappresentanze di altri gruppi rivieraschi; il sindaco di Pognana, Giuseppe Gandola, ha seguito con visibile partecipazione la cerimonia tra il pubblico.

Il rito, concelebrato dal parroco don Giuseppe Cola e da don Andrea Straffi, ha vissuto momenti particolari quando don Giuseppe ha ricordato il tragico incidente di mercoledì. «Nel pomeriggio ho visto molto movimento vicino alla parrocchiale e ho saputo della disgrazia. Mentre riflettevo su quanto accaduto, un compaesano mi si è avvicinato e mi ha detto “Se n’è andata una persona buona”. Ci rattrista la drammaticità della morte, giunta improvvisa per una persona che sempre è stata disponibile nei confronti del prossimo: in parrocchia durante le messe festive, in paese, con gli Alpini, i cui ideali condivideva pienamente».

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