Regina chiusa un mese? L’Anas nega: «Nessun blocco in programma»

Variante Tremezzina Si rincorrono le indiscrezioni con tanto di periodo tra inizio novembre e i primi di dicembre. Slitta ancora la consegna dei lavori da 369 milioni

Annunciata dal responsabile struttura Lombardia di Anas, Nicola Prisco, per “fine mese” (leggasi fine luglio, ndr) durante la visita istituzionale dello scorso 11 luglio a Colonno, la consegna totale - da 369 milioni di euro - dei lavori della variante della Tremezzina non è ancora avvenuta. Lo ha confermato Anas a “La Provincia” spiegando che «l’iter di validazione è in corso ai fini dell’approvazione per la consegnata totale dei lavori», con il nuovo traguardo fissato per fine mese. L’importanza di questo passaggio - che prevede il via libera ai fini della validazione (e validazione) del progetto esecutivo, approvazione del Cda Anas e consegna totale dei lavori - sta nel fatto che senza questa ultima determinante fase i lavori della variante della Tremezzina sono confinati al cantiere di Colonno, portando in dote alcune legittime preoccupazioni per i mesi a venire, a cominciare dalla possibilità di ulteriori chiusure totali della statale Regina.

Voce che da qualche tempo è tornata a circolare con insistenza, addirittura con tanto di finestra temporale di riferimento da inizio novembre ai primi di dicembre con Anas che - a precisa domanda - ha risposto in modo perentorio ovvero che «al momento non sono in programma chiusure totali della statale Regina». Frase che al momento - tanto per parafrasare la risposta dell’Anas - sgombera il campo da possibili dubbi. Ricordando che la chiusura totale avrebbe dei costi rilevanti e non più sostenibili, al netto dei disagi.

In realtà - e torniamo al punto di partenza - l’allungamento dei tempi per la consegna totale dell’opera potrebbe portare poi ad un’accelerazione del cantiere, che richiederebbe - proprio per comprimere i tempi - nuovi provvedimenti a corredo dei lavori, come ad esempio la chiusura totale della Regina sempre a Colonno, seppur con tempistiche di gran lunga inferiori ai quattro mesi tra novembre 2021 e lo scorso aprile.

C’è anche un altro aspetto di fondamentale importanza e cioè che i 5 anni e 2 mesi per ultimare la variante partiranno proprio dal momento della consegna totale dei lavori. Da novembre si sta lavorando con il conto alla rovescia fermo. Ed anche per questo è opportuno che torni a riunirsi il Tavolo di coordinamento sulla variante con il prefetto Andrea Polichetti che avrebbe indicato un’ipotesi di convocazione per la settimana successiva alle elezioni del 25 settembre. Senza la consegna dei lavori, il portale nord di Griante è di fatto fermo al palo.

Stop and go

Tornando ad eventuali chiusure della statale, Anas ha anche fatto sapere che «quanto alle chiusure temporanee, attuate nel periodo successivo alla riapertura del traffico, va evidenziato che la necessità è sempre stata rappresentata nei vari tavoli di coordinamento con la Prefettura e gli Enti locali. Dette chiusure temporanee (10-15 minuti) sono strettamente necessarie a garantire la sicurezza della strada durante l’esecuzione delle volate (tramite esplosivi, ndr)».

Il nostro giornale ha chiesto nuovamente ad Anas una delucidazione sul perché lungo la statale sulle provinciali sia ancora presente la segnaletica di cantiere recante l’indicazione per i percorsi alternativi.

«La segnaletica della viabilità alternativa (attualmente coperta) è stata lasciata a scopo precauzionale, per eventuali situazioni emergenziali di viabilità e traffico», la risposta.

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