Senza le mascherine, respinti al traghetto: «Non le aveva nessuno»

Porlezza La disavventura di una comitiva a Varenna: «Le foto parlano chiaro. Mi sono sentita presa in giro». La Navigazione: «L’ordine è di controllare chi sale»

Da Varenna avrebbero dovuto raggiungere Menaggio per poi far rientro a Porlezza, ma non sono stati fatti salire sul traghetto Ghisallo perché sprovvisti di mascherina. Orietta Ciarolue il gruppetto di amici sono a dir poco sorpresi, perché a bordo c’erano almeno cento passeggeri, nessuno dei quali la indossava, e soprattutto perché all’andata erano saliti tranquillamente sul traghetto Menaggio – Varenna senza che alcuno controllasse se avessero la mascherina. «All’andata nessuno del personale ha chiesto a noi e alle altre decine di passeggeri che si imbarcavano se avessimo la mascherina e tra le persone già bordo nessuno la indossava – racconta la malcapitata protagonista porlezzina – Al ritorno, ecco il veto: abbiamo risposto che non eravamo in possesso di mascherina e non siamo stati fatti salire. Ho fatto notare all’addetto che a bordo nessuno dei passeggeri la indossava e lui mi ha risposto che tutti ce l’avevano comunque in borsa».

«Se avessimo detto anche noi di avere la mascherina in borsa – prosegue Ciarolu – probabilmente ci avrebbero fatti salire senza problemi». L’interessata non contesta affatto la regola, che si rifà all’ultimo dpcm (decreto del presidente del consiglio dei ministri), ma si sente un po’ presa in giro: «A parte il fatto che la Navigazione potrebbe disporre di mascherine a bordo da vendere a che ne è sprovvisto, sono rimasta davvero sbalordita dall’intransigenza del personale in un’occasione a fronte del totale lassismo riscontrato all’andata e anche al ritorno, visto che nessuno dei passeggeri già imbarcati, come testimoniano le mie foto, indossava la mascherina. Sentirsi rispondere che comunque ce l’avevano tutti in borsa è un’autentica barzelletta».

La Navigazione Lago di Como, da parte sua, replica così: «Cerchiamo di far rispettare le regole, che prevedono di indossare la mascherina ffp2 a bordo dei mezzi pubblici, anche all’aperto – dice il direttore, Nicola Oteri – In questa fase estiva, con i mezzi sempre a pieno carico, ovviamente non è facile controllare che a bordo tutti la indossino, ma agli scali l’ordine è di controllare che chi sale ne sia in possesso. Sulla situazione specifica riferita dall’utente non posso per il momento esprimermi». «A bordo – aggiunge il direttore – sono comunque possibili controlli da parte di ufficiali e, chi risulta sprovvisto di mascherina, viene fatto scendere».

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