Sorico, «Incendio più grave
degli ultimi 10 anni»
E non è ancora finita

Anche ieri, per la nona giornata consecutiva, sono serviti i canadair per tenere sotto controllo il rogo

Non è ancora finita l’emergenza incendi sulla montagna di Sorico. Ieri canadair ed elicotteri sono stati ancora impegnati a portare acqua in quota, mentre il solito nutrito gruppo di volontari dei Vigili del fuoco e della Protezione civile di Palazzo Gallio ha lavorato a terra con l’ausilio di autopompe e soffiatori.

Nono giorno di operazioni antincendio, insomma, da quando, domenica 30 dicembre, le fiamme erano divampate in Berlinghera devastando subito immense aree boschive col favore del vento e distruggendo anche undici case a Fordeccia.

Il fattore condizionante, nel caso specifico, è stato sicuramente il vento: un vento continuo e sferzante, che ha inaridito il terreno, alimentato le fiamme e impedito in più momenti ai velivoli di svolgere la loro preziosa opera di spegnimento. E così, con il fuoco che continua ad ardere nel sottosuolo, diventa indispensabile tenere sotto controllo il vasto territorio bruciato: all’improvviso, infatti, il fuoco sgorga ancora dal terreno e, senza un intervento immediato, rischia di propagarsi sospinto dal vento. Ieri, per la verità, il temuto vento ha concesso finalmente un po’ di tregua e le azioni, a terra e dall’alto, hanno avuto effetti più decisi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA