Torna il vento, rimane l’incubo incendi
Elicotteri e volontari a difesa di Albonico

Sorico È destinata a finire oggi la tregua che ha permesso di mettere in sicurezza la frazione

Calma piatta, ieri sul lago e possibilità, finalmente, di avere ragione dell’incendio che per ben dieci giorni ha imperversato sulla montagna di Sorico.

Paradossalmente, tuttavia, ancora una volta i velivoli incaricati di scaricare sul versante l’acqua raccolta dal lago non sono potuti entrare in azione sin dal mattino secondo programma: a valle, infatti, una cappa di nebbia avvolgeva il lago e impediva la necessaria visibilità. Condizionate, di conseguenza, le operazioni di un Erickson e di altri due comuni elicotteri.

L’emergenza grossa sembra alle spalle, ma il responsabile della protezione civile altolariana, Mauro Caligari, rimane molto prudente: «Quando un incendio così devastante è spento in superficie, possiamo dire di aver fatto un terzo del lavoro necessario. Il fuoco continua ad ardere nel sottosuolo e qua e là si sprigionano ancora fiamme: senza un controllo attento e costante, insomma, c’è il rischio che si propaghino ancora anche in superficie. In Berlinghera, tra l’altro, c’è ancora una vasta parte di pineta, che per il fuoco rappresenta un’enorme riserva di benzina. Anche la frazione di Albonico va controllata».

La soluzione si chiama pioggia, ma le previsioni meteo annunciano bel tempo e i volontari dell’antincendio avranno ancora il loro bel da fare: «In assenza di pioggia saremo impegnati ancora per parecchi giorni – riferisce Caligari – sperando, ovviamente, che non si levi ancora il vento».

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