Tragedia sul lago, muore motociclista

MissagliaFabio Angeloro, artigiano di trent’anni, ha sbattuto contro il muro mentre percorreva la statale Regina Un testimone: «Non ha fatto la curva, ha picchiato la testa ed è ricaduto indietro. Poi non si è più mosso»

«Ce l’ho ancora davanti agli occhi, io l’ho visto. Ha sbattuto contro al muro e poi è rimbalzato indietro, non si muoveva più, è terribile». Sono ancora sotto choc i testimoni che, ieri pomeriggio, hanno assistito ad un’altra tragedia sulla statale Regina, a Brienno. La seconda in due giorni, nell’arco di una manciata di chilometri. La vittima è Fabio Angeloro, 30 anni di Missaglia, che viaggiava in direzione Como a bordo della sua Triumph bianca. È accaduto tutto poco prima delle 18, con l’esatta dinamica al vaglio delle forze dell’ordine, intervenute sul posto. Secondo il racconto di tre persone che erano a poca distanza, alla fermata della corriera, pare che Angeloro viaggiasse appena dietro ad altre due moto. Improvvisamente il giovane avrebbe perso il controllo del mezzo, andando a sbattere frontalmente contro la parete rocciosa che costeggia la Regina.

Lo scontro

Un impatto violentissimo che, purtroppo, non gli ha lasciato scampo. Il suo corpo è rimbalzato al centro della carreggiata, già esanime. «Ho visto tutta la scena - ha confermato un giovane, che attendeva il bus – non ha fatto la curva, ma è andato dritto verso il muro, ha picchiato la testa e poi è ricaduto indietro, un colpo fortissimo. Ho cercato di fermare gli altri motociclisti, ma hanno proseguito, forse non hanno capito cosa era accaduto. Lui era a terra, non si muoveva più». Sul posto sono arrivate la croce azzurra di Como e l’auto medica ma, come detto, per Fabio non c’era già più niente da fare. Pare che, nell’impatto, nessun altro veicolo sia stato coinvolto e che il giovane abbia fatto tutto da solo. «Io sono un infermiere, non ho visto la dinamica ma sono arrivato appena dopo – ha spiegato un automobilista – mi stavo avvicinando per capire se avessi potuto aiutarlo, ma prima di me è intervenuto un medico americano. Mi ha detto di non toccarlo, perché era già morto». È quindi giunto a Brienno il medico legale che ha constatato il decesso di Angeloro, poi è stato necessario attendere anche l’arrivo del magistrato, come da prassi.

Sul posto anche i carabinieri, oltre ai vigili del fuoco che hanno messo in sicurezza la moto, strisciata per diversi metri sull’asfalto. Sospesa la circolazione della statale Regina per oltre due ore, con l’inevitabile formazione di lunghissime code in entrambe le direzioni.

La strada

Poco dopo le 20.30, la strada è stata riaperta. Una tragedia che ha sconvolto tutti, anche alla luce del fatto che si tratta del secondo motociclista vittima di quella strada in 24 ore: giovedì, infatti, un quarantacinquenne di Argegno ha perso la vita al bivio di Laglio, poco dopo il confine con Brienno.

«Mille giorni di te e di me amore mio» aveva scritto Fabio sulla sua pagina Facebook solo qualche giorno fa, postando una fotografia che lo ritraeva innamoratissimo insieme alla sua fidanzata. Quelli, invece, erano gli ultimi giorni che avrebbero passato insieme. La sua vita si è interrotta troppo presto sulla strada che aveva percorso altre volte, a bordo di quella moto acquistata appena tre settimane prima.

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