Tremezzina, Lady Gaga arriva all’alba
A Villa Balbiano anche Al Pacino

Attese circa 200 persone tra super cast, troupe e figuranti. Previste rigide misure di sicurezza

Mai come quest’anno, la riscossa di Tremezzina - impegnata da 13 mesi ad arginare l’avanzata del Covid - partirà all’alba. Stiamo parlando dell’alba di mercoledì 17 marzo quando all’interno di una blindatissima Villa Balbiano - sontuosa dimora al confine tra Ossuccio e Campo di Lenno - inizieranno le riprese lariane (e tremezzine) di “Gucci”, il nuovo film di Ridley Scott sulla saga della dinastia che ha legato inscindibilmente il suo nome a quello dell’alta moda. La marcia di avvicinamento al primo “ciak” sta andando avanti all’insegna del massimo riserbo. Nonostante ciò “La Provincia” può anticipare che il 17 marzo a Villa Balbiano sarà presente al gran completo il cast del film. Un cast stellare, bisogna subito aggiungere considerato che accanto alla pop star Lady Gaga ci sarà il gotha di Hollywood, da Al Pacino a Jeremy Irons ad Adam Driver. Le riprese - come detto - inizieranno all’alba e dovrebbero proseguire senza interruzioni sino a sera inoltrata. Non è dato sapere, al momento, se i “ciak” riguarderanno gli esterni - magari vista lago - di Villa Balbiano o gli interni - che richiamano alle atmosfere d’antan - della dimora. È certo che le riprese saranno accompagnate da rigide misure di sicurezza, considerata la particolare ubicazione di Villa Balbiano, con il lago davanti e la Regina praticamente a ridosso. Tra produzione, staff, logistica, assistenti, personale incaricato di curare gli allestimenti senza dimenticare i figuranti a Tremezzina sono attese tra le 150 e le 200 persone, dalle 100 iniziali di cui avevano dato conto. Tra le location figurano anche la piazza della Magnolia nonché le due strade comunali che portano verso la piazza, vale a dire via Stoddard e via Colombo. Non è dato sapere - almeno per ora - se tutte e tre figureranno poi nella versione ultima del film, in uscita nelle sale cinematografiche il prossimo 24 novembre.

(Marco Palumbo)

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