«Addio Valentina, realizzeremo i tuoi sogni»

Cadorago Celebrati a Varese i funerali della donna di 33 anni uccisa a coltellate dal compagno per gelosia. Tanta commozione all’uscita del feretro. Presenti numerosi parenti e amici, che hanno lanciato palloncini bianchi

«Non dimenticheremo mai il tuo sorriso e il tuo sogno di avere una famiglia, che dimostravi nell’affetto verso tuo nipote e nei confronti di tutti i bambini che accudivi».

E’ stata intensa e toccante l’omelia tenuta da don Marco Casale, parroco della chiesa di San Carlo, a Varese, dove ieri pomeriggio c’è stato l’ultimo saluto a Valentina Di Mauro, 33 anni, accoltellata a morte dal compagno, Marco Campanaro, di 37 anni, con cui conviveva da in paese dal marzo 2021 . In tanti si sono stretti attorno alla mamma Franca, al papà Alfio, alla sorella Alessandra, al cognato Fabio, al nipotino Giovanni e gli altri parenti. La famiglia della giovane risiede a Varese, dove la ragazza lavorava come colf e collaboratrice domestica.

Il convivente, che era magazziniere nella vicina Svizzera, dopo aver perso i propri genitori, aveva un ingiustificato timore di poter essere abbandonato da un momento della ragazza. Un’ossessione che aveva turbato la convivenza, senza che, a detta anche dei vicini di casa , vi sia mai stata in precedenza tra i due alcun particolare litigio o discussione.

Una tragedia giunta insomma in maniera improvvisa, che ha sconvolto la comunità cadoraghese (in paese la ragazza aveva iniziato a farsi conoscere in particolare nell’area cani, dove spesso portata il suo quattro-zampe) e lasciato annichiliti i famigliari e i tanti amici, i quali l’hanno subito ricordata sui social, parlando della sua grande voglia di vivere e della disponibilità costantemente dimostrata verso gli altri.

«La voglia di vivere di Valentina, come il suo sorriso, erano contagiosi - è stato l’intenso ricordo di don Marco – oggi tutti noi dobbiamo continuare a tenere nella mente e nel cuore i momenti belli che abbiamo vissuto con Valentina, ci sarà poi tempo per cercare quella giustizia che è certamente dovuta, pur senza però avere parole d’odio. Qui Valentina è nata e cresciuta e aveva tanti amici, si faceva infatti voler bene da tutti, anche a Cadorago, nel breve tempo in cui vi ha vissuto, era stata apprezzata per la gentilezza e la disponibilità che sempre sapeva dimostrare verso gli altri».

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