Alla stazione di Como Borghi
arriva il sottopasso pedonale

Il presidente di Ferrovienord Caradonna: «Progettazione in corso, sulla stazione interventi da 4 milioni» - L’opera pronta entro il 2024. Via le sbarre a Erba, Lomazzo e Cadorago. E sul “caso” Camerlata: «RfI sta lavorando»

Ci vorrà un po’ di tempo, ma i comaschi non dovranno più aspettare interi quarti d’ora davanti alle sbarre (abbassate) di Como Borghi. A garantirlo è Fulvio Caradonna , già assessore comunale ai Lavori pubblici e presidente di Ferrovienord (la società che gestisce stazioni e rete, non le corse dei treni) dal gennaio scorso.

«Per la stazione - precisa - è stato completato il progetto preliminare che comprende opere per 4 milioni di euro. Le banchine verranno alzate di 55 centimetri dal piano del ferro per facilitare l’accesso e verranno installate le coperture. L’intervento comprende anche lavori tecnici e la creazione di un sottopasso pedonale che consenta di accedere alla stazione anche da via Carloni con il passaggio a livello abbassato».

Sui tempi Caradonna precisa che «dovranno essere completate le prossime fasi progettuali e poi la gara. I lavori dureranno 392 giorni e quindi conto entro il 2024, tenendo conto che non parliamo solo del sottopasso ma di un piano più ampio. Il Comune ha approvato il progetto e adesso siamo nella fase operativa, ma il fatto che i finanziamenti regionali ci siano già dà garanzia della realizzazione una volta completata la parte burocratica». Nell’arco di pochi mesi partiranno, invece, una serie di interventi a Como Lago consistenti nella tinteggiatura, ma anche su segnaletica e panchine in modo da adeguarla al manuale della società stilato per uniformare tutte le stazioni.

E sul mantenimento del capolinea a Lago il numero uno di Ferrovienord non ha dubbi: «Lo dico da presidente, lo sostenevo anche quando ero amministratore: Como ha la fortuna di avere una rete ferroviaria importante che arriva nel cuore della città e, oltretutto, in un nodo strategico dove ci sono i bus e la navigazione. Pensare di attestare il capolinea a Borghi vorrebbe dire che poi tutti coloro che usano battelli e bus debbano poi camminare o prendere altri mezzi e questo non avrebbe alcun senso. Questo, senza contare che parliamo di una città turistica e che chi arriva da Milano vede subito il lago».

Il tratto tra Borghi e Lago, però, con l’entrata in funzione delle nuove norme per la sicurezza sui treni ha allungato i tempi di attesa. Su questo i margini di manovra sono ridotti: «Le disposizioni sono dell’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie, che ha emanato norme più restrittive. È un capitolo aperto e i monitoraggi continui, ma è tutto molto rigoroso». Dopo il caos iniziale, va detto, con attese lunghissime, la situazione si è normalizzata, anche se i tempi restano decisamente più lunghi rispetto a prima dell’entrata in funzione delle nuove regole, ormai oltre un anno fa.

Negli ultimi periodi, sul territorio provinciale, si è assisto all’eliminazione di alcuni passaggi a livello con la deviazione del traffico (come a Fino Mornasco) o con sottopassi (è stato inaugurato da poco quello di Rovellasca). E la linea resterà la stessa per il futuro con maxi interventi in programma. Nel dettaglio, chiarisce Caradonna, si interverrà «a Lomazzo e Cadorago per sostituire il passaggio a livello con un sottopasso stradale e una passerella pedonale e poi l’eliminazione del passaggio a livello di via Braghe sarà realizzata con un sottopasso ciclopedonale. Parliamo di un’opera di 10,5 milioni di euro». E ancora a Erba: «L’obiettivo è eliminare il passaggio a livello di via Trieste a fine del 2022 mentre, in via XXV Aprile, ci sarà un sovrappasso, il tutto per 13,2 milioni».

Infine la stazione unica di Camerlata con la parte delle Fnm in buone condizioni e, quella invece, in capo a Ferrovie dello Stato con gli ascensori mai entrati in funzione in 9 mesi, cartelli e monitor mancanti, oltre al parcheggio del Comune ancora molto indietro. Lo stesso Caradonna è andato personalmente sul posto e ha contattato RfI: «L’approccio che ho avuto con i responsabili è molto positivo e stanno lavorando. La questione ascensori è legata ai collaudi, ma hanno garantito che in una decina di giorni i problemi saranno risolti e, per il resto, mi sono detto disponibile per un sopralluogo congiunto se fosse necessario».

E la ex biglietteria potrebbe presto essere messa a disposizione del Comune gratuitamente: «Contiamo, dove le stazioni sono meccanizzate, di dare i locali alle amministrazioni in modo che possano essere occupati da associazioni interessate. Per Camerlata, potrebbe esserci la chiave turistica».

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