«Aveva tantissimi sogni»: mamma Daniela ricorda Greta e le sue passioni

Guanzate Domani i funerali della giovane vittima di un incidente stradale. Un dolore immenso tra familiari e amici. La Procura ha aperto un fascicolo

Daniela Storari, la mamma di Greta Curti, 21 anni, sa che neanche la morte potrà separarla dalla sua bambina, a cui domani darà l’ultimo saluto.

Alle 10 si terrà il rosario nella chiesa parrocchiale e alle 10.30 il funerale della giovane vittima dell’incidente stradale di domenica scorsa in via Pedrosi ad Appiano Gentile.

La Procura di Como ha aperto un fascicolo per omicidio stradale a carico del conducente del furgone (su cui viaggiava Greta) schiantatosi contro un muro. Effettuato l’esame autoptico, la Procura ha dato il nulla osta ai funerali.

Il saluto della farfalla

«L’altro giorno una farfallina insistente mi picchiettava sulla gamba e sentivo il profumo di mia figlia. Mia mamma mi ha detto che era Greta che non mi lascia. Non si può sparire così», racconta mamma Daniela.

«Non riesco a capacitarmi. Mia figlia era amata da tutti. Amava le persone e gli animali. Quando era piccola fermava chi aveva un cane al guinzaglio: “Ma lei ama il suo cane? Mi raccomando”, gli diceva. Si preoccupava per tutti e assorbiva i dolori di chi si confidava con lei. Sempre pronta ad ascoltare gli altri, a dare sostegno, mentre lei si teneva dentro alcune cose, anche se noi la invitavamo a dirci tutto».

La sua bambina «era bellissima e ci teneva al suo aspetto, ma apprezzava di più negli altri il lato psicologico. È cresciuta con gli adulti ed era più matura della sua età», fa notare la mamma. Greta voleva studiare Scienza dell’alimentazione all’università, ma non lo aveva ancora detto in famiglia.

I sogni per il futuro

«Greta aveva tanti sogni. Intendeva iscriversi all’università. La sua professoressa delle superiori di alimentazione me lo ha confidato al rosario - prosegue mamma Daniela - Voleva farci una sorpresa. Sapeva tenere testa a tutti. Da piccola faceva tanti sport. A 11 anni, mi disse che mi ringraziava di averle dato queste opportunità, ma le occupavano tempo e lei voleva andare bene a scuola».

Greta poi «adorava i tatuaggi a forma di mandala, perché hanno un significato particolare e andava fiera dei suoi. Amava scrivere. Ora suonerà il flauto traverso tra gli angeli. Lei è un angelo. Tanti angeli muoiono sulle strade, li avremo in cielo, ma ci mancheranno in terra», dice infine, commossa, Daniela Storari.

Anche per Domenico Silvestri, compagno della mamma, sono momenti di dolore infinito. «Era piena di sogni, voleva andare a vivere in America. Non sono il padre biologico, ma l’ho cresciuta da quando aveva un anno, come una figlia - precisa Silvestri - Quando si discuteva in famiglia, mi difendeva sempre, stravedeva per me e io per lei. Era bellissima. Ci hanno tolto un angelo». Poi la commozione interrompe i suoi ricordi.

La famiglia ha chiesto da subito di conoscere la verità sulla morte di Greta, le cui condizioni, inizialmente, non erano apparse gravi.

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