Carbonate, coltellate al padre
Resta in carcere l’aggressore

Tentato omicidioIl giovane interrogato ieri mattina al Bassone dal giudice

Confuso, stanco, provato e - molto probabilmente - bisognoso di un sostegno psicologico. Così si è presentato ieri mattina, durante l’udienza di convalida dell’arresto il ragazzo di 23 anni arrestato venerdì sera dai carabinieri di Cantù e di Mozzate con l’accusa di aver tentato di uccidere il padre.

Il ragazzo ieri è stato ascoltato dal giudice per le indagini preliminari che, al termine dell’interrogatorio, ha convalidato l’arresto e disposto la custodia cautelare in carcere. Al momento resta infatti concreto il rischio che il giovane possa reiterare il reato. Sfugge completamente a un perché logico la furiosa aggressione avvenuta nell’abitazione che condivide con il papà, in via Fabio Filzi a Carbonate.

In attesa di ricostruire meglio la dinamica e le motivazioni, non è escluso che si possa procedere a una consulenza per accertare se, al momento delle coltellate inferte al genitore, il ragazzo fosse effettivamente capace di intendere e di volere.

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