Chindamo e la rivincita dopo i veleni
«Dicevano: è un terrone, non votatelo»

Bulgarograsso Parole forti durante l’insediamento del sindaco sostenuto anche dalla Lega

Il neo sindaco, Fabio Chindamo, cita Vasco Rossi per il suo esordio in consiglio comunale. Ha preso spunto dalla frase del Blasco, “La vita è un brivido che vola via, è tutto un equilibrio sopra la follia”, per liberare il campo dalle polemiche della campagna elettorale, con particolare riferimento alle allusioni a parentele che lo avrebbero favorito a livello professionale, smentite dal primo cittadino, e alle sue origini meridionali per parte di padre.

«Sarò il sindaco di tutti, anche dei valtellinesi, dei veneti, dei pugliesi e dei lombardi. Non mi chiamo Berlusconi, ma non pensavo che nel 2018 ci fosse chi dicesse di non votarmi perché sono un terrone – ha dichiarato Chindamo nel discorso di insediamento del Consiglio - Sono orgoglioso della mia lista, del gruppo chi mi ha sostenuto per come ha condotto la campagna elettorale parlando di noi, del nostro programma. Ritengo che questa differenza sia stato il tratto vincente».

Il neo sindaco, che per sua ammissione ha visto concretizzato un desiderio che coltivava fin da piccolo, ha ringraziato la famiglia, gli elettori, il suo “maestro” e predecessore Giampaolo Cusini, la sua squadra (Bulgaro Nuova) e la Lega, che sostiene la maggioranza. «Voglio rassicurare tutti, specialmente chi ci chiede quale sia il nostro orientamento politico complessivo – ha detto il sindaco - È uno solo: Bulgarograsso. Lo abbiamo fatto in passato, continueremo a farlo in futuro».

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