Dall’estetista anche la sera e di domenica
Ai bar spazi supplementari senza tasse

Rovellasca Il Comune liberalizzai per rilanciare le attività commerciali Soddisfatti i negozianti. «Abbiamo bisogno di lavorare»

Dal parrucchiere e dall’estetista anche la sera e la domenica, sin da subito disponibili venticinque metri quadrati in più, senza costi aggiuntivi, per i bar che intendono ampliare la propria attività all’aperto, per supplire ai minori posti a disposizione a seguito dei provvedimenti riguardanti il distanziamento sociale.

Sono alcune delle iniziative messe in atto dalla giunta del sindaco Sergio Zauli per rilanciare il terziario e andare incontro alle richieste degli esercenti

Il Comune chiede che siano rispettare «le condizioni economiche e normative dei lavoratori dipendenti e, in particolare, il rispetto dell’orario previsto dai contratti collettivi nazionali di lavoro delle categorie interessate».

Il nuovo corso, diventato già operativo, è stato subito molto apprezzato dagli addetti ai lavori.

«Gestiamo la nostra attività dal 1998, e quello che abbiamo vissuto in queste ultime settimane è stato certamente il momento più difficile – racconta Elena Crespi, titolare con la sorella Nadia del centro estetico Mini art di via Verdi – non vedevamo l’ora di tornare al lavoro, nel week-end prima della riapertura ci siamo date da fare per sistemare tutto e sanificare i locali; al lunedì seguente, alle 7.30, avevamo il primo appuntamento. Abbiamo molto apprezzato la scelta del Comune di liberalizzare gli orari, specialmente all’inizio, quando c’era la necessità di rispondere alle richieste di tutti i clienti».

Da segnalare infine che sono una quindicina i pubblici esercizi, tra e bar ristoranti, che potranno avvalersi della possibilità di estendere i propri spazi all’aperto, sempre sulla base di quanto previsto dalle normative vigenti.

«Per quanto riguarda tali spazi supplementari - spiega il sindaco Sergio Zauli – potranno essere utilizzati dalle 8 alle 22.30, cercando insomma d’evitare così ogni rischio che possa esservi della “movida”, con tutti i problemi che poi potrebbero derivarne».

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