Folla per il vescovo ad Uggiate
«La fraternità dà speranza»

Monsignor Cantoni ha citato la giovane mamma Daniela Invincibile, appena scomparsa. «Condivido il vostro dolore». E poi l’appello: «Accogliamo tutti in modo che cada ogni muro»

« Caro Vescovo Oscar, sei tra noi per condividere il nostro cammino »: le parole di Luciano Galfetti, storico presidente dell’Azione Cattolica, hanno accolto oggi, domenica 7 gennaio, Oscar Cantoni, Pastore della diocesi comense, in una chiesa gremita quando ancora mancava mezz’ora all’inizio della messa.

E anche il vescovo è arrivato in anticipo, auto parcheggiata nell’unico posto libero sul sagrato dove lo attendevano i sindaci dei paesi della Comunità Pastorale, Agostino Grisoni di Ronago e Fortunato Turcato di Uggiate Trevano.

E come ha fatto ingresso in chiesa, subito si è alzato un grande applauso. Ma si è capito fin dall’inizio che Padre Oscar era qui per condividere la festa e la sofferenza; la memoria del Battesimo, nella domenica che celebra il Battesimo di Gesù e le fatiche dello stare insieme, la fede e la fraternità, tema sul quale imposterà l’Omelia: prima di salire all’altare, si è soffermato tra i familiari di Daniela Invincibile, la mamma di trent’anni che poco più di un mese fa ha lasciato questa vita.

« So che vivete una sofferenza molto grande per la perdita di una persona cara – dirà monsignor Cantoni nell’omelia – La condivido, insieme alla speranza nella resurrezione ».

E la preghiera dei fedeli riprenderà l’accento del vescovo: « La letizia di questo giorno si dilati verso il Cielo per raggiungere fratelli e sorelle che già hanno ricevuto il premio della vita eterna; in particolare, ricordiamo la giovinezza di Daniela che ora risplende nella luce della risurrezione ed affidiamo al Signore il piccolo Michele perchè cresca sereno sotto lo sguardo materno di Maria ».

Ma l’argomento principale del messaggio del vescovo è stata la fraternità. Poiché siamo tutti figli di Dio ed amati da Dio, ha detto Padre Oscar, dobbiamo riconoscerci tutti come fratelli. «Se ci accogliamo come fratelli, cadono tutti i muri », ha detto e gli occhi vedranno « i poveri, gli ultimi e tutti quelli che hanno bisogno».

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