Guanzate, l’omicidio Albanese in aula
«Un amico, io non c’entro»

Iniziato il processo per i 6 indagati per l’omicidio Albanese. E Filippo Internicola si difende: «Non avrei mai potuto fargli del male»

-«Io non c’entro nulla con questa vicenda. Nulla. E poi Ernesto era mio amico. Non avrei mai potuto fargli del male».

Così ieri mattina davanti al giudice delle udienze preliminari Nicoletta Cremona ha parlato Filippo Internicola, rilasciando spontanee dichiarazioni sul caso dell’omicidio di Ernesto Albanese, ucciso la notte tra l’8 e il 9 giugno 2014 e poi sotterrato nel giardino di una casa in ristrutturazione in via Patrioti a Guanzate. Filippo Internicola, 43 anni di Lurago Marinone, è accusato del solo occultamento del cadavere, così come Silvano Melillo, 55 anni di Fino Mornasco. Accusati di omicidio volontario sono Franco Virgato, 44 anni di Guanzate, Andrea Internicola, 46 anni con casa tra Appiano Gentile e Guanzate, Luciano Nocera, 46 anni di Lurate Caccivio, Rodolfo Locatelli, 40 anni di Guanzate.

Virgato e Andrea Internicola, sono chiamati a rispondere oltre che dell’omicidio premeditato di Ernesto Albanese, del sequestro di persona e dell’occultamento del corpo nel giardino di una casa in ristrutturazione in via Patrioti a Guanzate, anche del tentato omicidio di una coppia residente a Cadorago, la cui casa è finita sotto il tiro di una pistola in quanto scambiata per l’abitazione di Albanese.

L’accusa di omicidio volontario e di sequestro di persona, è contestata anche a Rodolfo Locatelli e a Luciano Nocera.

LEGGETE l’ampio servizio su LA PROVINCIA di MERCOLEDÌ 29 luglio 2015

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