Il migliore è Davide, 23 anni
Campione di pasticceria

Medaglia d’oro per il secondo anno consecutivo ai campionati italiani. Non esce con gli amici per stare a casa a esercitarsi «Bisogna preparare tutto nel dettaglio in anticipo»

Davide Cantù, 23 anni, di Cadorago, è due volte campione d’Italia categoria pasticceria da ristorazione. Per il secondo anno consecutivo ha conquistato medaglia d’oro e il titolo assoluto ai Campionati della cucina italiana che si sono tenuti a Rimini, dal 16 al 19 febbraio, e che sono organizzati dalla Federazione italiana cuochi.

Duro lavoro

«La pasticceria è perfezione, basta un grammo e cambia tutto - svela Davide - . Bisogna esercitarsi tantissimo per avere i risultati e io sono cosi. Cucina e allenamenti. Niente perdite di tempo e tanti sacrifici anche. Spesso non esco con gli amici perchè devo stare a casa a provare i piatti».

C’erano circa 60 concorrenti al Beerattraction 2019 di Rimini, nella categoria K2 , pronti a essere giudicati da una giuria internazionale. E Davide si esercitava da mesi. Il tema era valorizzare i prodotti della ditta Bonomi (pasta sfoglia, amaretto o il savoiardo) e renderlo armonioso nel piatto.

«I termini di valutazione sono il gusto, l’aspetto cromatico del piatto, lo stile, l’abbinamento di gusti. E poi, importantissimo , il rispetto della normativa dell’ Haccp. Quindi ordine, pulizia, conservazione, stoccaggio alimenti. Il cibo non va sprecato».

La gara inizia diversi mesi prima del giorno dei campionati. Con il progetto e con le prove e per valorizzare e bilanciare tutti gli elementi. «Bisogna effettuare un lavoro meticoloso con ingredienti e le attrezzature». In gara deve essere tutto perfetto, si arriva con l’occorrente nei contenitori m e pronti via. In 50 minuti di tempo i concorrenti devono presentare il dessert. Davide ne ha presentato un dessert molto articolato. E i giudici devono essere rimasti sbalorditi dalla qualità del suo lavoro perchè gli hanno consegnato il primo premio.

«Sono contento perchè mi sono impegnato - dice ancora Cantù -. Io voglio sempre migliorare. L’anno scorso, quando ho vinto per la prima volta, è stata una sorpresa. E ho subito pensato che volevo far bene anche l’anno successivo».

Davide viene da una famiglia che ama cucinare. «Mio nonno era proprietario un ristorante ad Imperia, in Liguria, e io ho sempre cucinato sino da piccolo». Poi si è diplomato all’istituto tecnico enogastronomico Romagnoli di Erba indirizzo cucina. «Dopo il diploma ho girato molti ristoranti tra Lecco e Milano. Ho lavorato anche a Cervia in hotel a 4 stelle. Ora lavoro a Pavia, all’ Artintavola di Carbonara Ticino con lo chef Walter Dalla Pozza. E’ una azienda di catering e banqueting , quindi mi occupo di tutto dall’antipasto al dolce, che resta comunque la mia passione».

Il suo cavallo di battaglia è l’utilizzo di frutta esotica. «Uso molto mango, papaya, passion fruit che poi è sempre maracujia anche se la gente pensa il contrario. Mi piacciono molto perchè hanno un’acidità che bilancia bene il dolce».

Grande passione

A furia di assaggiare quello che cucinano molti suoi colleghi sono oversize già a vent’anni ma Davide ha un fisico da palestra. «Per forza perchè mi alleno tanto anche fuori dalla cucina - dice-. Quando cucini devi assaggiare per forza, quindi bisogna tenersi in forma nel tempo libero».

Da grande sogna un’attività sua ma per ora vuole solo crescere. «Si impara sempre, dappertutto e da tutti, nel bene e anche nel male - dice .. Se qualcosa va storto puoi migliorare. Questa è la mia filosofia».

Gli piace spostarsi ma non pensa di uscire dall’Italia. «In Italia lavoro bene non ho sentito il desiderio di andare all’estero». Per adesso gli bastano i complimenti per le due campionati italiani assoluti in attesa dei campionati del prossimo anno.

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