Insufficiente in 12 materie
Ma i giudici lo promuovono

I genitori di un ragazzo di Uggiate con problemi si erano opposti alla bocciatura. I docenti dell’Asfap di Albate: «Rispettiamo la sentenza, ma era un caso estremo»

Con 12 insufficienze in pagella viene promosso dai giudici. Dopo la bocciatura a giugno la famiglia di uno studente di 16 anni di Uggiate Trevano ha deciso di fare ricorso in tribunale.

Superati vari gradi di giudizio la famiglia ha ottenuto ragione, così il consiglio di classe della scuola professionale Asfap di Albate, in via cautelare, si è di nuovo riunito lo scorso 31 ottobre e lo ha promosso alla classe terza.

Questo giovane, oltre avere delle difficoltà di apprendimento, è anche iperattivo. La stessa madre non ha difficoltà a chiamarlo “bullo”, sottolineando però come il figlio sia vittima dei propri ostacoli, difficoltà che a suo dire la scuola non ha saputo gestire. Adesso il sedicenne frequenta un altro istituto, docenti e famiglia aspettano che il Tribunale amministrativo entri nel merito del contenzioso.

Spiegano i giudici del Consiglio di Stato: «Il giudizio formulato dal consiglio di classe non si fonda sul piano differenziato, non tiene conto dei gravi disturbi comportamentali che affliggono il minore. Perdono così rilevanza non solo la scarsa preparazione e maturazione per accedere alla classe successiva, ma anche le 12 insufficienze e l’asserita, ma non dimostrata, impossibilità di attuare un percorso individualizzato».

Le sentenze per Asfap si devono sempre rispettare. «Certo – dice Massimo Ferretto, uno dei docenti referenti della scuola di Albate – in attesa che il Tar entri nel merito, sperando che la giustizia abbia tempi comparabili con quelli della formazione. Noi lavoriamo con un 51% di alunni fragili, abbiamo sul tema molta esperienza. Non siamo perfetti ed infatti mi spiace non aver aiutato quel ragazzo, io credo ancora sia in gamba».

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