Le borse di studio dagli Alpini: «Tramandate i nostri valori»

Olgiate Comasco Il premio del gruppo in buoni per libri: «I ragazzi hanno conosciuto questa importante realtà»

Amicizia, solidarietà e memoria declinati in bellissimi disegni e lavori tridimensionali realizzati dagli alunni delle classi quinte della primaria che hanno concorso per le cinque borse di studio (buono libri da 200 euro) offerte dal gruppo alpini.

«Attraverso questa ottima iniziativa voi ragazzi avete modo di conoscere la realtà del gruppo alpini, che è bellissima – ha detto il vicesindaco, Paola Vercellini, durante la premiazione al Medioevo – Gli alpini fanno tantissime cose per la nostra comunità ed è giusto che li conosciate e vi avviciniate». Collaborazione proficua tra l’Istituto comprensivo e gli alpini rimarcata dalla preside Annamaria Bertoni, che ha precisato: «È un progetto che inizia con la borsa di studio in quinta, prosegue in prima media con “Facciamo cordata” e in seconda e terza media con due altri incontri».

Percorso di cui le penne nere sono entusiaste. «Ringraziamento la dirigente e le docenti della opportunità di farci conoscere e soprattutto tramandare i nostri valori – ha dichiarato il vice capogruppo Alessandro Fumagalli – ben espressi nei lavori consegnati, tutti meritevoli». La responsabile della biblioteca Giuliana Casartelli: «Tutti i partecipanti sono stati bravi, hanno centrato il tema e proposto lavori davvero lodevoli».

Vincitori: F rancesca Invernizzi (5A San Gerardo), Anna Malinverno (5B San Gerardo), Alice De Rossi (5C San Gerardo), Margherita Pepe (scuola via Repubblica) e Domenico Brunetti (plesso di Somaino).

Menzioni speciali: per il plesso di via San Gerardo a Elena Piscopo, Sophie De Souza, Martina Fazzina e Luca Mattaboni, Emma Bernasconi e Federico Grigioni; premio simpatia a Tommaso Galleri; per il plesso di via Repubblica a Esha Imran, Tommaso Lupica, alla classe per la precisione nelle indicazioni e nell’esecuzione del lavoro e premio per il monumento più lussuoso a Eleonora Stoppa; per la scuola di Somaino a Lucrezia Palermo e Nicolas Tosatto (per il lavoro più monumentale).

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