Lista d’attesa di 3 anni per il logopedista
La protesta del papà-medico: «Troppo»

Da Rovellasca si era rivolto a Lomazzo e Saronno per una visita al figlio di neppure 6 anni «Il piccolo soffre di disprassia e non può aspettare così tanto. Ho dovuto andare dai privati»

«Ci vediamo tra tre anni». È quanto si è sentito rispondere Bartolomeo Rocco Monteleone, 59 anni, residente a Rovellasca e medico di base a Bregnano, quando si è rivolto alle strutture sanitarie locali, per un percorso sanitario per il proprio figlio di cinque anni e mezzo, che è disprassico, un disturbo che riguarda la coordinazione ed il movimento e che necessitava, di conseguenza, di un logopedista.

«Ho provato a rivolgermi sia al presidio sanitario di Lomazzo che a Saronno, da entrambe la parti mi è stato detto che c’erano da aspettare tre anni – racconta a questo proposito il medico di base – Sinceramente mi pare che sia un periodo di attesa veramente troppo lungo. Alla fine ho dovuto fare tutto a spese mie, perché mio figlio ha bisogno di un sostegno e di conseguenza non potevo attendere altro tempo».

Un caso limite? Non proprio, spiega il medico. «Una situazione - conferma - che, da quel che ho potuto vedere, accomuna tante altre famiglie». Monteleone si è chiesto infatti che cosa succede alle famiglie che non possono né permettersi di rivolgersi a strutture e professionisti privati né di aspettare tanto tempo.

«Ho ritenuto giusto parlare di quel che mi è accaduto non soltanto per rendere nota la mia situazione – spiega il medico - ma in un’ottica più generale. Penso anche a quei genitori che magari non sono in grado di pagarsi da soli le cure specialistiche in questione e, come nel mio caso, hanno bisogno che i propri figli siano seguiti. Non mi è poi mai capitato di vedere a Lomazzo logopedisti e i bambini che questi seguono, viene quindi spontaneo chiedersi come tale servizio viene concretamente svolto».

© RIPRODUZIONE RISERVATA