Morti sospette in ospedale
Chiesti 30 anni per la Taroni

L’infermiera di Lomazzo accusata degli omicidi del marito e della madre. Richiesta di assoluzione per la morte del suocero

Il pubblico ministero di Busto Arsizio, Cristina Ria ha chiesto la condanna a 30 anni di reclusione per Laura Taroni, l’infermiera di Lomazzo coinvolta con l’ex amante, il medico Leonardo Cazzaniga di Rovellasca nella vicenda delle morti sospette in corsia all’ospedale di Saronno. La donna, che era stata arrestata il 29 novembre del 2016, è accusata degli omicidi del marito, della madre, del suocero e di un’altra serie di reati. Il processo si svolge con il rito abbreviato mentre il medico sarà giudicato con il rito ordinario nei prossimi mesi.

La richiesta per la condanna a 30 anni di carcere, tuttavia, è relativa agli omicidi volontari in concorso con l’amante e medico Leonardo Cazzaniga di Massimo Guerra e Maria Rita Clerici, marito e madre della donna e per gli altri reati minori di cui Taroni è accusata. Il pm ha invece chiesto l’assoluzione dell’infermiera dall’accusa di aver ucciso, sempre in concorso con Cazzaniga, suo suocero Luciano Guerra, in base all’articolo 530 comma 2 del Codice di procedura penale in cui si parla di mancanza, insufficienza o contraddittorietà della prova. Nella richiesta di condanna il Pm ha chiesto siano riconosciute all’infermiera le attenuanti generiche.

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