Olgiate, sbarra contro le auto
Più protetta la strada degli asili

Il sindaco assicura che da martedì stop ai furbetti che passano in via Pio Roncoroni: «Costretti a questa scelta perché mancano rispetto e senso civico»

Conto alla rovescia per la chiusura del tratto alto di viale Pio Roncoroni. «Entro martedì 22 settembre – assicura il sindaco Simone Moretti - ci sarà la nuova segnaletica orizzontale e la sbarra sarà finalmente abbassata definitivamente».

Impedirà fisicamente l’accesso alla stradina che porta al plesso di viale Pio Roncoroni, per mettere in sicurezza l’ingresso e l’uscita dei bambini e loro accompagnatori dall’asilo nido e dalla materna di viale Roncoroni. Divieto che, nonostante la cartellonistica in bella evidenza, ancora un po’ troppi “furbetti” o sbadati non rispettano.«Prima di abbassare la sbarra e chiudere la strada, va fatta la segnaletica orizzontale» precisa il primo cittadino.

«Tra lunedì e martedì, meteo permettendo - assicura -, sarà tracciata la nuova segnaletica e, una volta completati tutti gli adempimenti del caso, sarà abbassata la sbarra. È comunque realizzata con un sistema per cui, se dovesse servire, la si può tranquillamente sbloccare e alzare. Non è un impedimento fisico inamovibile».

Con la sbarra abbassata si punta a risolvere in modo drastico il problema di coloro che, nonostante il divieto di accesso, imperterriti continuano a passare da viale Pio Roncoroni. Succede ogni giorno e lo hanno notato mamme e genitori che vanno a portare e a prendere nipotini e figli alla materna o al nido, tanto da sollecitare il sindaco, a seguito della riapertura delle scuole, ad abbassare la sbarra installata nel mese di aprile.

«Se siamo dovuti arrivare a mettere un impedimento fisico per inibire il passaggio, dopo anni di tentativi di messa in sicurezza meno radicali, è perché a monte manca il rispetto del senso civico e delle regole – osserva Moretti - Continuo a pensare che la soluzione di chiudere la strada con una sbarra si potesse evitare, tanto più considerato che quella è una strada di sfogo. In un paese normale qualsiasi tipo di segnale verrebbe rispettato; negli Stati del Nord Europa la Ztl viene rispettata, in Italia purtroppo “no”».

Manuela Clerici

© RIPRODUZIONE RISERVATA