Pedemontana ammette il flop
«La tangenziale è un disastro»

Il presidente di Pedemontana Massimo Sarmi: «È la tratta meno utilizzata, ma non è colpa dei prezzi»

Non sarebbero poi così negativi i risultati di traffico sulla Pedemontana secondo Massimo Sarmi, il presidente della società che la gestisce, almeno per quanto riguarda le tratte dell’asta principale. Il vero flop è la tangenziale di Como. «Ha una sua funzione nel sistema viabilistico - spiega - ma è rimasta la tratta meno utilizzata del sistema autostradale e il traffico non tende a crescere. Credo che il problema non sia nemmeno l’entità del pedaggio».

Per questa ragione ritiene che applicare degli sconti non cambierebbe granché la situazione, mentre sarebbe utile anche alla tangenziale un miglioramento del sistema di gestione e di esazione sull’intero sistema di Pedemontana.

Secondo il numero uno di Pedemontana il caso della tangenziale deserta deriva da un’aspettativa del territorio tradita dai fatti. A fronte della promessa di una tangenziale gratuita, il cantiere ha prodotto un moncone di tangenziale lungo 2,4 chilometri al prezzo di 63 centesimi di euro per andare dallo svincolo di Acquanegra alla sp 24 a Villa Guardia. Il pedaggio per di più è calcolato su oltre quattro chilometri perché si conteggiano gli svincoli.

«Il costo non è elevatissimo - commenta Sarmi - Se ci pensiamo costa meno della metà di un’ora di parcheggio nel centro di Como. Il problema è che nelle attese della gente, a ragione o a torto, c’era una tangenziale gratuita e questa tangenziale non può essere gratuita. Si tratta di un’opera pubblica costruita con una parte di fondi privati in base a un piano economico che va rispettato».

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