Personale positivo in servizio
Olgiate,casa anziani multata

Sanzione da 3500 euro per una violazione che potrebbe avere risvolti anche penali Il direttore: «Abbiamo fatto ricorso, era emergenza»

La Casa di riposo sanzionata (3500 euro) per aver utilizzato personale positivo asintomatico nella fase più acuta dell’emergenza Covid. La vicenda risale allo scorso novembre, quando la struttura di viale Michelangelo era nel pieno di un focolaio che ha coinvolto oltre l’80% della Rsa: positivi 60 su 70 ospiti e la quasi totalità dei circa 65 operatori.

Per salvaguardare gli ospiti e gestire l’emergenza era stata istituita una “bolla sanitaria”. Sulla totalità del personale in servizio solo cinque erano negativi. Cinque operatori positivi asintomatici avevano accettato di stare 24 ore su 24 in struttura, nello spazio allestito in palestra.

Dodici operatori, che non avevano potuto confinarsi in struttura, per un paio di settimane – nella fase acuta dell’emergenza – avevano fatto avanti e indietro da casa alla Rsa senza effettuare alcuna deviazione.

«Siamo stati sanzionati per avere impiegato positivi asintomatici – conferma Luciana Corti, direttore della locale Casa anziani – Sanzione che abbiamo impugnato. Ats inizialmente aveva acconsentito a che utilizzassimo gli asintomatici positivi. Poi, a seguito di un approfondimento che hanno fatto, è stata inviata una circolare a tutte le case di riposo per comunicare che è severamente vietato l’impiego di personale asintomatico positivo. Noi abbiamo risposto con una Pec dicendo che, fintantoché non fosse stata commissariata la struttura e fosse stato inviato personale no Covid, ci rifiutavamo di abbandonare i nostri ospiti. Ci saremmo macchiati del reato di abbandono di incapace».

Scelta “estrema” a tutela degli ospiti. «Cinque operatori negativi erano largamente insufficienti a far fronte ai bisogni assistenziali degli ospiti – spiega Corti – Anche noi siamo convinti che gli asintomatici positivi dovrebbero stare a casa ma, se non si hanno alternative e non viene fornito personale “pulito” (Ats ci ha mandato un operatore), il loro impiego resta l’unica soluzione possibile. Le agenzie interinali, cui mi sono rivolta, selezionano il personale nel momento del bisogno. Ho fatto colloqui, ma sono passati 10-15 giorni e nel frattempo c’era la necessità di garantire personale che desse da mangiare, pulisse, accudisse e curasse gli ospiti. Anche se avessimo trovato personale esterno, serviva il passaggio di consegne».

Ats ha disposto una ispezione il 18 novembre, nel corso della quale sono stati trovati al lavoro un amministrativo e un Asa positivi asintomatici. É scattata la sanzione per violazione della normativa sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro,che ha anche un risvolto penale a carico del datore di lavoro e nella fattispecie del Cda della Rsa.

Ats, interpellata, non ha espresso alcuna posizione a riguardo.

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