Si ristruttura la casa dei migranti
In 15 hanno lasciato Olgiate

Chiuso per ora l’appartamento di via Roma: devono essere adeguati gli impianti. Ripuliti gli ambienti. Gli ospiti ora sono nelle altre residenze del Comasco della coop "Intesa Sociale”

Chiusa la struttura di accoglienza di richiedenti asilo in via Roma, nell’ex sede del poliambulatorio.Da qualche settimana i quindici migranti che vi risiedevano sono stati trasferiti nel Comasco in altri alloggi di cui dispone la Cooperativa Intesa sociale, che li ha in carico. Non è escluso che dopo alcuni lavori impiantistici quello stabile possa tornare a ospitare migranti, ma al momento non c’è alcuna indicazione precisa al riguardo.

Di sicuro c’è che adesso in quella palazzina non abita più alcun richiedente asilo. Dal luglio 2016 era diventata una struttura di accoglienza per migranti in attesa dell’espletamento della pratica di riconoscimento della protezione internazionale.

«Li abbiamo trasferiti in altre nostre strutture perché dobbiamo mettere mano all’impianto elettrico e c’è qualche manutenzione da fare» spiega Luigi Capiaghi, presidente della Cooperativa Intesa sociale.

«L’impianto elettrico non è a norma- aggiunge - , va adeguato e sistemato. Per non rischiare qualche problema, visto che abbiamo posti disponibili in altri alloggi, abbiamo preferito trasferirli temporaneamente. Abbiamo cercato di ridistribuirli; erano rimasti in meno rispetto ai numeri iniziali, perché qualcuno ha ottenuto i documenti e quindi automaticamente è uscito». Per ora l’alloggio è stato sgomberato.

«Abbiamo pulito e riordinato l’appartamento, vedremo in seguito cosa fare – conferma Capiaghi - Abbiamo un contratto attivo, per cui l’alloggio resta nelle nostre disponibilità. Non abbiamo una esigenza immediata, ma non abbiamo intenzione di disdettare il contratto iperché magari potremmo averne bisogno in futuro». Al momento non ci sono stati nuovi arrivi in città e non se ne prospettano a breve.

Manuela Clerici

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