Albavilla, ferito a 150 metri di profondità
Ma è una esercitazione nella grotta Zorro

All’Alpe del Viceré la prima prova lombarda del 2021 con 40 tecnici

Il soccorso a una persona ferita a 150 metri di profondità nella grotta Zorro all’Alpe del Viceré, e il recupero con la barella. Una quarantina di tecnici impegnati e il campo base allestito sabato 24 aprile.

Questa l’esercitazione di soccorso per la IX Delegazione Lombarda speleologica del corpo nazionale soccorso alpino, la prima a tutto organico del 2021. La simulazione riguardava il recupero di una persona infortunata, che aveva la necessità di essere imbarellata per risalire il percorso all’interno della caverna. Si tratta di una operazione che può essere effettuata attraverso almeno due differenti strategie di recupero, conosciute, nel gergo dell’ambiente del soccorso speleologico, come “sistema nazionale” e “sistema alla lombarda”.

La differenza più rilevante è che il “sistema alla lombarda” consente di ridurre considerevolmente i tempi di recupero fino a quasi dimezzarli e di garantire continuità nello svolgimento delle manovre; è però una strategia che si può applicare solo in determinate condizioni, perché richiede un numero elevato di persone e di materiali da impegnare nello stesso momento. Sebbene si tratti di una tecnica già ampiamente consolidata, non è però sempre attuabile. La grotta Zorro è stata scelta perché si prestava molto bene a ospitare questo tipo di scenario. All’esterno, sono stati allestiti un campo base con tende e logistica, a circa 45 minuti di cammino dall’ingresso della grotta, raggiungibile con i mezzi, e un campo avanzato, nelle immediate vicinanze.

Era presente anche il vicepresidente regionale, Luca Vitali, che appartiene all’ambito alpino ma che in questa occasione si è prestato per osservare di persona le procedure del soccorso speleologico e sperimentare direttamente il contesto di un recupero in grotta.

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