Anziani, ancora qualche disguido
«Ma nessuna dose viene sprecata»

Como. una quindicina di persone non vanno all’appuntamento in via Napoleona, non avendo ricevuto l’sms

Sms per le convocazioni sbagliati, così in tre giorni sono saltate a Como circa 550 vaccinazioni. Il sistema regionale automatico con l’invio di un messaggio sul cellulare ha creato gravi disagi, molti over 80 non hanno ricevuto l’sms per presentarsi al punto vaccinale per tempo, molti altri l’hanno ricevuto perfino a vaccinazione avvenuta.

Lunedì è stato un disastro, con circa 400 vaccinazioni saltate sugli 800 appuntamenti fissati tra l’ospedale Sant’Anna e il presidio in Napoleona. Martedì altra giornata di disguidi con circa 150 appuntamenti andati a vuoto. Ieri per fortuna i disservizi sono stati più ridotti, circa una quindicina i casi in cui non si è presentato l’interessato. Sui 1.700 appuntamenti per le vaccinazioni degli anziani in tre giorni gli sms sbagliati hanno cancellato poco meno di un terzo del calendario preventivato.

«Ci sono stati dei problemi con gli sms – ha ammesso Guido Bertolaso, il consulente per la campagna regionale – da lunedì a oggi in alcuni casi gli anziani sono stati invitati in ritardo». Le stesse criticità, che valgono anche per altri territori, sono state evidenziate nell’incontro online con i sindaci comaschi avvenuto ieri pomeriggio in presenza dei vertici dell’Ats Insubria. Oggi l’ostacolo dovrebbe essere, almeno secondo la Regione, definitivamente risolto. Nella giornata odierna gli over 80 hanno appuntamento in Napoleona e a Cantù. Comunque il sistema di sms ha mostrato tutte le sue criticità e verrà presto mandato in pensione per le fasi massive della campagna vaccinale.

L’Asst Lariana, che non è responsabile del disguido legato agli sms, ha sempre specificato che nonostante gli appuntamenti saltati la catena del freddo nella conservazione dei vaccini non si è mai interrotta, quindi nessuna dose è stata sprecata.

Per quanto riguarda la campagna vaccinale a Como le somministrazioni sui grandi anziani procedono a rilento, anche le vaccinazioni per i malati allettati pur essendo inserite nella prima fase non sono ancora entrate nel vivo. Nella nostra provincia ci sono 3.500 anziani over 80 che hanno chiesto tramite medico di essere vaccinati a casa. Qualche decina di assistiti è stata vaccinata a domicilio dai medici di Appiano e dell’erbese come forma di sperimentazione, ma si attende ancora l’estensione delle vaccinazione a tutti i medici.

Sempre a riguardo di prima fase, partita il 27 dicembre insieme al personale sanitario, continuano le vaccinazioni anche nelle Rsa. Non poche, martedì nelle case di riposo del comasco sono state somministrate 350 dosi, quasi tutti richiami, altre seconde dosi sono state inoculate ai sanitari del Cof di Lanzo. Si ricorda che secondo il programma regionale la fase 1 doveva chiudersi entro il 5 marzo. «Il cronoprogramma è incerto – commenta il consigliere regionale del Pd Angelo Orsenigo – il piano resta una lista dei desideri. Questo senza contare che la vaccinazione degli over 80 è ancora in alto mare anche sul nostro territorio dove si sono registrati numerosi rallentamenti e disagi per gli anziani che dovevano vaccinarsi. Si certifica il fallimento della piattaforma di prenotazione».

S. Bac.

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