Assalto al distributore
I rapinatori in fuga sparano

Tre banditi fanno irruzione al benzinaio Ip, legato il titolare

Como

Sembravano relegati al ricordo del passato, almeno nel nostro territorio, assalti come quello avvenuto giovedì sera ai danni del titolare del distributore di benzina Ip di Lazzago. Tre uomini armati, incappucciati, che hanno minacciato, legato e rapinato l’uomo e, durante la fuga, hanno impugnato l’arma ed esploso un colpo di pistola in aria per intimidire chi stava cercando di inseguirli.

I carabinieri di Como stanno indagando sulla rapina messa a segno attorno alle 20 di giovedì al distributore di via Del Dos, a Como. All’orario di chiusura nel bar del distributore della Ip fanno irruzione due uomini. Un terzo resta fuori, in macchina, con il motore acceso. Uno dei due è armato di pistola - gli inquirenti stanno cercando di capire se si tratta di un’arma vera oppure di una pistola finta, caricata a salve - e la punta contro il gestore del distributore, che proprio in quel momento stava chiudendo la cassa.

L’assalto

L’uomo viene legato con le mani dietro la schiena. I rapinatori afferrano un nastro adesivo e, dopo avergli immobilizzato le mani, lo legano a un frigorifero nel locale cucina del bar.

Quindi i due malviventi afferrano il registratore di cassa, lo strappano via e con quello fuggono all’esterno del bar e salgono a bordo dell’auto. Proprio in quel momento, però, il gestore delle pompe di benzina di Lazzago riesce e liberarsi parzialmente e, pur con le mani ancora legate dietro la schiena, corre nel piazzale esterno con l’intenzione di chiedere aiuto ai passanti.

Il colpo di pistola

Vedendo uscire l’uomo di corsa dal bar, però, i rapinatori devono aver pensato che volesse seguirli, quindi uno di loro ha afferrato la pistola ed esploso un colpo d’arma da fuoco in aria, per far desistere il gestore.

La vittima dell’assalto è comunque riuscito rapidamente a lanciare l’allarme al numero della centrale operativa del 112.

I carabinieri del nucleo radiomobile e della stazione di Rebbio sono quindi intervenuti d’urgenza nella speranza di intercettare l’auto dei malviventi in fuga, che purtroppo però avevano fatto ormai perdere le loro tracce.

Gli inquirenti hanno acquisito le immagini del sistema di videosorveglianza del distributore nella speranza di riuscire a individuare elementi utili a risalire alla possibile identità degli assalitori del distributore. Non sono neppure stati trovati bossoli in zona, il che farebbe ipotizzare l’utilizzo di una scacciacani.

Secondo una prima stima il bottino della rapina ammonterebbe a circa cinquemila euro, ovvero l’incasso del distributore e del bar.n 

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