Bar, obbligatorio provare la febbre
«Ma nessuno ce lo ha comunicato»

La rabbia degli esercenti per le continue modifiche alle disposizioni Difficile trovare i termoscanner: ammessi anche i termometri ascellari

Crescono di giorno in giorno, ad apertura già effettuata, le disposizioni che i baristi devono rispettare per essere in regola. L’ultima, in ordine di tempo, è stata chiarita solo due giorni fa dalla Regione: la misurazione della temperatura è obbligatoria anche per i clienti dei bar. Pure per chi consuma solo un caffè.

La precisazione, peraltro non comunicata in via ufficiale agli esercenti (al momento, è presente sulla pagina delle “domande frequenti” del sito istituzionale della Lombardia) ha, per usare un giro di parole, indispettito i baristi cittadini. Peraltro, i termoscanner sono carissimi e al momento introvabili.

«L’ho comprato su Amazon, ma purtroppo non funzionava – spiega Walter Trumino, del Caffè dei viaggiatori – me ne stanno portando uno nuovo da Milano. Ora sono difficili da reperire e costano parecchio. Sarebbe utile però sapere tutte le disposizioni in maniera chiara e per tempo».

Sulla stessa linea di pensiero Andrea Posca, del Tre Caffè: per il proprio locale, padre e figlio hanno messo all’interno e all’esterno separé in legno laccato e policarbonato, proprio per accogliere tutti in sicurezza, senza nemmeno sapere se fossero obbligatori: «Non è possibile venire a sapere questa novità in corso d’opera, per giunta per via traverse».

All’Argentino, pur non essendo obbligatorio, hanno acquistato il termoscanner prima della riapertura. «Non sembrava obbligatorio, anche se non era chiarissimo – precisa Martina Gatto – noi che lavoriamo qui ci misuriamo la temperatura tutte le mattine».

Onder Sevki Sutlu, de Il Farcito, “prende” la temperatura a chi si ferma a mangiare: «Non solo – aggiunge – scriviamo i nomi e i dati all’interno di un registro. Bisognerà farlo pure per chi prende un caffè? Lo faremo, per i clienti sarà forse una “rottura di scatole”. Certo, se ci avessero fatto sapere tutto fin dall’inizio, sarebbe stato meglio per tutti».

Intanto, in via transitoria, è consentito usare il termometro “ascellare”. Anche se, in termini d’igiene, non è proprio il massimo. Soprattutto in fase pandemica.

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