Barista muore nella notte di Natale
Domaso e Gravedona piangono Rivolta

Era il proprietario dell’ “Underground Café” a Consiglio di Rumo. Fatale un infarto fulminante mentre era a casa

Un infarto fulminante l’ha stroncato proprio la notte di Natale, mentre era in casa assieme ai suoi famigliari.

L’improvvisa scomparsa di Ferdinando Rivolta, 71 anni, da sempre conosciuto da tutti come “Nanny”, ha suscitato un brivido, nel giorno di Natale, nei tanti che lo conoscevano. Era un barista storico, prima nella centralissima piazza Paracchini a Dongo, dove nel suo “Tre Pievi” sono passate intere generazioni di giovani, e poi all’Underground Cafè di Consiglio di Rumo che gestiva tuttora organizzando anche serate musicali di intrattenimento. Grande appassionato di sport, negli anni Ottanta aveva aperto a Domaso la primissima palestra del territorio. E poi la passione per il calcio: aveva fondato il Como Club altolariano ed era anche il primo sostenitore delle due società locali, il Dongo e il Gravedona, poi fuse nell’Alto Lario. Ma Nanny era apprezzato dai numerosi amici soprattutto per le sue doti umane: come l’ha ricordato qualcuno sui social, era una «persona di grande cuore e di una apertura mentale invidiabile». Non conosceva distinzioni di nazionalità o di appartenenza alcuna: per lui le persone erano tutte uguali, con i loro pregi e i loro difetti. E il suo locale, non a caso, era frequentato anche dagli extracomunitari della zona, che da lui si sentivano accettati e mai discriminati. La notte di Natale era nella sua casa di Domaso in compagnia della moglie, Luisa; a un certo punto ha avvertito un malore e a nulla è valso l’intervento tempestivo della figlia, infermiera: il suo cuore ha cessato di battere senza possibilità di fare più nulla. I funerali si sono svolti sabato 26 dicembre nella parrocchiale di San Bartolomeo.

(Gianpiero Riva)

© RIPRODUZIONE RISERVATA