Canzo, l’appello del ciclista sfortunato
«Un’auto per tornare a vivere»

Edo Maas è in carrozzina dal 6 ottobre 2019, quando è finito contro l’auto che non doveva essere sul percorso del Piccolo Giro di Lombardia. La raccolta fondi online per raccogliere 40 mila euro

A volte le storie non hanno un lieto fine. Quella di Edo Maas, giovane olandese di Rotterdam di belle speranze non solo per il ciclismo, è una di quelle.

Giusto un anno fa - il 6 ottobre 2019 - è iniziato il calvario per questo ragazzo rimasto ferito gravemente durante una corsa ciclistica di livello internazionale. Edo Maas, questo il suo nome, aveva 18 anni quando il 6 ottobre 2019 si è messo in sella alla sua bicicletta per partecipare insieme alla squadra - il Team Sunweb - al Piccolo Giro di Lombardia con partenza e arrivo ad Oggiono e passaggi sulle strade che ben conoscono anche i corridori più noti. A Canzo l’incidente che ha cambiato la vita di Edo: la Golf che, nonostante gli inviti a fermarsi, entra sulla provinciale e taglia la strada al ciclista, l’impatto violento al punto di rompere un finestrino del veicolo, il trasporto con l’elisoccorso all’ospedale Niguarda di Milano e le conseguenze drammatiche fino al responso finale: Edo non potrà più camminare. A distanza di un anno, e in questi giorni di attesa per il Piccolo Giro di Lombardia - l’edizione numero 92 è in programma domenica 4 ottobre - il web ospita anche un appello proprio di Edo in cui chiede aiuto per acquistare un’automobile con comandi manuali per cercare di ritrovare la sua indipendenza. Le parole di Edo Maas sono quanto mai chiare: «Con una macchina sarò presto molto più indipendente, poi la vita inizierà davvero a sembrare qualcosa di nuovo».

Il sito in cui si può leggere il resoconto di questo periodo difficile, e per contribuire alla raccolta fondi è: actie4edo.nl. Si scrive sul sito di quanto accaduto dopo quel drammatico pomeriggio di Canzo: «Edo sembrava essere in grado di fare grandi cose come ciclista ma ha contratto una lesione completa del midollo spinale ed è quindi completamente paralizzato dal petto. Ora è permanentemente su una sedia a rotelle. Dopo un anno molto difficile in cui si è abituato e adattato alla sua nuova situazione, cerca di ricominciare da capo. Ci riesce meravigliosamente bene, a settembre inizierà la sua nuova formazione di illustrazione all’accademia d’arte di Rotterdam».Da qui quelle che sono le nuove esigenze dell’olandese: «Ha ancora molti problemi. Prima del suo incidente, Edo ha viaggiato molto. Ora ha sempre bisogno di qualcuno che lo porti se le distanze sono lunghe. Edo era un componente dell’associazione ciclistica Rwc Ahoy e della Speed Skating Association Rotterdam. Queste associazioni hanno preso l’iniziativa di raccogliere fondi per acquistare un’auto ad azionamento manuale. Questo per restituire ad Edo parte della sua indipendenza. Ma abbiamo bisogno di aiuto, molto aiuto». Il sito si pone l’obiettivo di recuperare 40mila euro, per ora sono stati raccolti 25.800 euro circa. Il cuore grande dei ciclisti lariani aiuterà questo ragazzo di Rotterdam a ritrovare almeno parte di quel sorriso che ha sempre avuto prima del 6 ottobre 2019.

(Giovanni Cristiani)

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