Capiago, accolto il ricorso al Tar
Annullato il Daspo al sindaco

L’annuncio arriva dallo stesso primo cittadino «Il provvedimento ritenuto infondato e illegittimo»

«Il mio ricorso contro il Daspo è stato accolto dal Tar Milano. Che si è definitivamente pronunciato nel merito, ritenendo che il Daspo (il divieto di accedere alle manifestazioni sportive, nel caso in questione per un anno, ndr) fosse infondato e illegittimo, in quanto la circostanza che nel dicembre 2018 avessi acceso due fontanelle di libera vendita coi miei bambini in un piazzale deserto non ha rappresentato nulla di pericoloso. Il Daspo è stato annullato con effetto retroattivo».

A riferirlo è lo stesso Emanuele Cappelletti, sindaco di Capiago Intimiano.

«È una comunicazione che riguarda la mia sfera strettamente personale - spiega -, che non determinava alcuna ipotesi di incandidabilità, incompatibilità o ineleggibilità, e che nulla ha a che fare con il mio mandato di sindaco. Ma siccome avevo ricevuto in precedenza un aperto attacco in campagna elettorale, e poi un secondo attacco nella successiva seduta di insediamento dello scorso giugno, ho voluto informare dell’accoglimento del ricorso il Consiglio comunale».

I fatti risalgono al 9 dicembre scorso. Il sindaco Cappelletti, che ha frequentato la curva del Como per tanti anni, aveva spiegato la genesi di una domenica sfortunata, che nulla c’entrava con la partita di calcio Sondrio-Como.

Che nemmeno ha visto, dato che era in Valtellina per altri motivi: una gita con i figli.

«Assurdo - aveva detto - la partita del Como non c’entra assolutamente nulla, e io non ero lì come tifoso. Ho soltanto accesso due fontanelle natalizie sul parcheggio vuoto dello stadio, per far divertire i miei due bambini. Eravamo a vedere gli animali in agriturismo, poi ci siamo recati in quel di Sondrio. C’è l’assenza di qualsivoglia pericolosità, come il Tribunale Amministrativo Regionale ha rilevato».

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