Caprani: «Brucerei
chi propone un bis
di Landriscina»

PoliticaIl commissario di Forza Italia: «Basta civici» «Come far operare un aneurisma a un ginecologo»

Il veto assoluto sul bis di Mario Landriscina e il futuro di una comunità politica che si è vista soffiare dalla Lega il “golden boy” Alessandro Fermi. Forza Italia prova a guardare al futuro e riparte da un suo feudo, Erba, dove venerdì sera 117 amministratori del territorio - sindaci, assessori, consiglieri comunali - si sono riuniti per un confronto con la senatrice Licia Ronzulli e il commissario provinciale Mauro Caprani.

La riunione - su invito e riservata agli amministratori - è stata richiesta dalla Ronzulli a seguito dell’addio di Fermi, ma il discorso è passato presto alle elezioni amministrative del 2022.

Toni a dir poco accesi

La notizia pubblicata ieri da “La Provincia” sul veto di Forza Italia (e Fratelli d’Italia) alla ricandidatura di Landriscina ha trovato puntuale conferma nelle parole di Caprani, pronunciate davanti a tutti i consiglieri comunali e agli assessori forzisti del capoluogo che sono stati i primi ad applaudire.

«Como - ha detto Caprani - è uno di quei luoghi in cui è nata la moda dei candidati civici, della società civile: come se noi politici fossimo tutti incivili. È ora di finirla, è ora che chi si spende tutto l’anno come noi abbia il diritto di provare a governare. Queste persone della società civile sono bravissime, ma non hanno nulla a che fare con il governo di un Comune: è come prendere un ginecologo e chiedergli di operare un aneurisma cerebrale».

Ancora Caprani: «Se a Erba il sindaco uscente volesse ricandidarsi, mi brucerei vivo nel caso qualcuno dicesse “non ci va bene veronica Airoldi”. Se mi dicessero “ricandidiamo il sindaco uscente a Como”, brucerei vivo chi lo propone». Chiosa della senatrice Ronzulli: «Silvio Berlusconi direbbe: messaggio rozzo, ma efficace».

Al di là delle future elezioni, tanti amministratori non si sarebbero riuniti in un auditorium se Fermi non fosse passato armi e bagagli alla Lega. La senatrice lo ha detto a chiare lettere: «Ho voluto incontrare una comunità rimasta orfana di un riferimento politico importante: chi perde un capo gregge può andare in crisi e sentirsi smarrito». È quella sensazione che il sindaco di Bellagio, Angelo Barindelli, ha definito «vedovanza».

L’addio di Fermi

La scorsa estate Ronzulli ha partecipato a un aperitivo organizzato da Fermi a Novedrate, in quell’occasione ha promesso soldi per il territorio comasco. «Rispetterò quella promessa. A me è spiaciuto tanto per Alessandro, tantissimo. Penso abbia fatto un errore politico importante, a partire dalla tempistica: se avesse aspettato fino a oggi a prendere la decisione, sono convinta che non sarebbe andato via».

Per Fermi, in ogni caso, le porte restano aperte: «Lo stimo e lo stimerò sempre, penso che Forza Italia abbia perso risorsa importantissima: mi auguro che possa rendersene conto e tornare. Ma voglio ringraziare tutti voi che non siete andati via». Ora si aprono spazi importanti: «Non dobbiamo perdere l’occasione di valorizzare le persone che hanno deciso di restare e continuare il loro percorso». Parte la caccia all’erede di Fermi.

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