Cassandra ha fretta di nascere
Parto in casa a Turate

La mamma era appena tornata da una visita medica quando ha avuto le doglie. Immediato l’arrivo della Cri di Saronno ma non c’era più tempo per arrivare al Sant’Anna

Parto in casa ai tempi del coronavirus: una scelta che i genitori della neonata Cassandra non avevano però affatto preso pensando magari di voler stare lontani sino all’ultimo momento dall’ospedale, ma è stata frutto invece di una serie di circostanze e casualità, che hanno fortunatamente avuto il classico lieto fine.

A raccontare l’avventura vissuta è Alessandro Biscella, marito della 34enne Roberta Cipriani. La coppia, che vive da circa un anno e mezzo in un appartamento in via Dante a Turate, era in attesa del lieto evento, un momento che si stava ormai sempre più approssimando.

Tanto che ieri mattina erano andati di corsa in ospedale, convinti che la donna dovesse partorire subito. «Ci eravamo recati in ospedale perché pensavamo che a mia moglie si fossero ormai rotte le acque – racconta il neo-papà – invece ci è stato spiegato che in realtà non era così. Ci eravamo quindi tranquillizzati e eravamo tornati a casa, io ero poi andato al lavoro come al solito».

«Attorno alle 16.30, mia moglie ha chiamato dicendomi di rientrare immediatamente a casa perché stava partorendo – racconta il turatese - naturalmente ho lasciato subito il mio posto di lavoro e nel contempo ho chiesto l’intervento dei soccorsi». L’uomo è arrivato proprio mentre stava giungendo sul posto l’ambulanza della Cri di Saronno, ma ormai Cassandra aveva fretta di venire al mondo e non aveva più né tempo né voglia di aspettare. Come nei film, con la classica bacinella di acqua calda, Roberta ha quindi dovuto partorire in casa, nella propria camera da letto.

«Non c’è stato verso di riuscire a trasportarla sino in ospedale – racconta ancora Alessandro – e mia moglie ha così partorito in casa; per fortuna è andato tutto bene».

«Certamente ho vissuto dei momenti quasi da film -aggiunge -, in una situazione che mi è apparsa essere più unica che rara. Cassandra pesa 3 chili e 6 e sta bene; in queste ore è stata messa per precauzione sotto la speciale lampada, ma non ci sono problemi particolari. Anche mia moglie sta bene, pur se certamente ci siamo spaventati proprio tanto».

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