Choc nel lago: un altro subacqueo
perde la vita

Mandello del Lario A venti giorni dall’ultimo incidente riaffiora esanime un altro sub dilettante

Nel giorno del suo cinquantaquattresimo compleanno si era regalato un’immersione con un gruppo di amici. Per lui, che amava le moto, le auto, la vita all’aria aperta e lo sport, non era certo la prima volta, ma era un’attività che praticava da oltre dieci anni.

Marco Domenico Bordoni, casa a Cinisello Balsamo, è morto nella tarda mattinata nelle acque del Moregallo, nella zona conosciuta come “Le macchine”, frequentatissima dagli appassionati di subacquea per la caratteristica presenza sul fondale di tanta carcasse di automobili.

Quando i suoi compagni, al termine di una lunga immersione, sono tornati in superficie raggiungendo la sponda del lago, si sono accorti di averlo perso di vista. In prima battuta non si sarebbero subito preoccupati, pensando potesse essere uscito in un altro punto della riva, fra la zona della vecchia galleria della Strada Lariana e la spiaggetta antistante il locale Avalon. Quando poi si sono resi conto che il loro amico non era ancora uscito dall’acqua hanno dato l’allarme.

In superficie

Erano circa le 13 quando le pilotine dei vigili del fuoco e quella dei carabinieri hanno iniziato a pattugliare le acque . Pochi minuti più tardi, l’elicottero dei pompieri di Varese, chiesto per monitorare le acque dall’alto e i sub dei loro colleghi di Milano hanno fatto ritorno sui propri passi, perché il corpo del sommozzatore di Cinisello Balsamo era riaffiorato in superficie, nelle acque davanti allo spiazzo antistante la vecchia galleria.

Riportato a riva, Bordoni è stato consegnato ai sanitari del 118 per un tentativo di rianimarlo. Ma anche ambulanza e automedica hanno fatto rientro alla base: non c’era più nulla da fare. La salma e l’attrezzatura subacquea sono state poste a disposizione dell’autorità giudiziaria che nei prossimi giorni deciderà se procedere con l’autopsia o con un’analisi tecnica delle attrezzature utilizzate durante l’immersione al Moregallo.

Nel frattempo i carabinieri della stazione di Valmadrera hanno raccolto la testimonianza dei compagni di immersione. Al momento non è ancora chiaro cosa possa essere accaduto a Marco Bordoni.

Perito industriale di formazione, per tutta la vita aveva svolto la professione di venditore. Aveva iniziato la carriera nel settore dei cosmesi e del porta a porta, per poi passare alle automobili, all’abbigliamento all’ingrosso e approdare infine alle motociclette, la sua grande passione. Dal 1999 al 2010 ha gestito una concessionaria Aprilia a Monza, per poi occuparsi per quattro anni di un punto vendita multimarca a Paderno Dugnano.

Le passioni

Nell’ultimo periodo era tornato a fare il venditore nell’area milanese, occupandosi di moto all’interno di alcune concessionarie. La passione per lo sport, oltre a essere di fatto diventato parte della sua professione, lo aveva portato anche a correre gare di auto e moto a livello amatoriale. Accanto ai motori, aveva iniziato a praticare anche il ciclismo, lo sci e la subacquea. Lascia la compagna e la sua bambina.

La tragedia di ieri segue di venti giorni quella, del tutto analoga, costata la vita al subacqueo comasco Fabio Livio.

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