«Come sardine sui bus per Morbegno»
Firme di protesta da Pianello a Gravedona

La mobilitazione dei genitori degli studenti dell’Alto Lago per migliorare il servizio

Studenti stipati come i polli sui pullman e genitori che, dopo aver sollevato il problema già all’inizio dell’anno scolastico senza risultati, ora promuovono una raccolta di firme.

La petizione è disponibile al bar Piscen a Sorico, al bar Sandro a Gera Lario, alla cartoleria Mondinalli di Domaso, alla cartoleria Dugoni di Gravedona, nelle edicole di Piazza Paracchini e piazza Matteri a Dongo e al bar Sport di Pianello del Lario.

Solo i diretti interessati

Possono firmare i genitori e gli studenti maggiorenni. «Ci pare corretto far firmare i diretti interessati, senza estendere l’iniziativa a tutti i cittadini – interviene, a nome dei promotori, Isabella Fugazzi – Un gran numero di firme farebbe certamente più scena, ma il nostro scopo non prescinde dalla serietà. I tre pullman non dispongono più di posti a sedere già a Gravedona e chi sale oltre, fino a Sorico, non solo deve fare il viaggio in piedi fino a Morbegno, ma si trova ammassato nel corridoio, con pericolo in caso di incidente».

Da qualche anno, in seguito all’offerta ampliata negli istituti di Morbegno, il numero di studenti altolariani che frequentano le scuole della cittadina valtellinese è cresciuto notevolmente: gli iscritti alle classi prime provenienti dal lago nel solo istituto Nervi, quest’anno, sono addirittura 40. La linea C19 di Asf dispone di tre corse: la “Pianello–Morbegno” della 6.29 e le “Dongo–Morbegno” delle 6.51 e delle 6.55. Stando a quanto riferiscono studenti e genitori, ogni giorno è una lotta per accaparrarsi un posto e c’è chi si alza addirittura mezz’ora prima per usufruire della corsa diretta a Sondrio ed evitare i disagi quotidiani sui mezzi diretti a Morbegno.

Rientro problematico

Al rientro, come già sottolineato all’inizio dell’anno scolastico, la situazione non è differente, con gara feroce per accaparrarsi il posto e qualcuno che non riesce nemmeno a salire e deve chiamare un parente per farsi venire a prendere. L’Azienda dei pubblici trasporti aveva risposto che «le corse riservate agli studenti sono sì molto frequentate, ma con carichi sotto controllo ed entro i limiti consentiti alla luce della capienza degli autobus». Le famiglie hanno segnalato il problema anche al presidente della Provincia, Fiorenzo Bongiasca; da alcuni anni, tuttavia, la gestione del servizio di trasporto pubblico fa capo all’Agenzia del trasporto pubblico locale, che coinvolge anche le province di Lecco e Varese.

«Ho parlato con alcuni genitori e comprendo le difficoltà – dice lo stesso Bongiasca – Ora, però, non è più la Provincia a gestire il servizio, ma un’agenzia che fa capo a un più vasto territorio. Così ha voluto la Regione. Sono disponibile a portare avanti le istanze dei nostri studenti, ma ho detto alle mamme che mi servono dei dati più precisi e una relazione sulla situazione reale delle corse della linea C19; sulla base di numeri, avrò la possibilità di portate avanti un’istanza e chiedere le necessarie contromisure».

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