Como, Cinelandia si riconverte
Nelle sale aree giochi e ristoranti con privé

Rivoluzione a Camerlata: apertura a settembre: cene con show d’acqua e fuoco. Petazzi: «Il cinema tradizionale è morto». AI film 3 spazi

Nessuno sa quando i cinema potranno riaprire, ma Paolo Petazzi, imprenditore canturino proprietario della catena Cinelandia, sta avviando la riconversione degli spazi per arrivare all’apertura, a settembre, di ristoranti con privé, aree gioco virtuali con postazioni separate e anche zone ristoro con giochi per i più piccoli dedicati a un numero ridotto di persone.

Come cambierà il multisala

A Camerlata cambieranno radicalmente volto sei sale mentre tre resteranno dedicate esclusivamente al cinema così come lo abbiamo inteso finora (potrebbero esserci, in base alle norme, distanze diverse tra i sedili). Del resto è difficile credere che, anche con la ripartenza i cinema possano tornare a riempirsi e Petazzi tra Lombardia, Valle d’Aosta e Piemonte, di sale ne ha 69 che significano anche 220 posti di lavoro. Cinelandia è infatti la terza catena italiana per importanza. «Il cinema tradizionale - dice lapidario Petazzi - è finito. Il settore dell’entertainment adesso dovrà garantire sicurezza e comodità, unendo intrattenimento e ristorazione».
E da qui la decisione di rivoluzionare le sue strutture con i cantieri che dovrebbero partire subito, non appena sarà possibile in base alle disposizioni nazionali. Le poltrone verranno tolte (ma conservate in modo da poter, nel caso, riallestire i cinema qualora le cose dovessero cambiare radicalmente nel futuro) e lasceranno spazio a tavolini e virtual game garantendo sempre, visto l’ampiezza degli spazi, il distanziamento e il rispetto delle norme di sicurezza. Saranno ricavate delle vere e proprie zone private che garantiranno, ad esempio, di poter cenare tranquillamente assistendo a uno spettacolo. In una sala ci sarà infatti un palco attrezzato per giochi d’acqua e fuoco.

Nel dettaglio ogni multisala (in provincia di Como c’è quello di Camerlata e l’edificio di Arosio) avrà una pizzeria-piadineria con privé e giochi per bambini, un fast food (sempre in ampi spazi), un haburger-pizzeria con spettacolo acqua e fuoco, una grande sala giochi per i più piccoli con fast food, una sala enorme con i gonfiabili e due dedicate ai giochi virtuali con consolle e simulatori di guida.

Colosso da 69 sale e 220 addetti

Da fine febbraio tutte le 69 sale di Cinelandia sono chiuse con 220 dipendenti a casa e il rischio, secondo l’amministratore unico della società, è che senza un rinnovo radicale si vada incontro a uno scenario disastroso. Non è un caso, infatti, che a livello nazionale si parli del ritorno ai cinema drive-in (con tante bocciature). Ma il destino dei multisala? Molto difficile pensare a un ritorno in tempi brevi, ma anche medi, del pubblico in sala o, comunque, nelle proporzioni necessarie a garantire il funzionamento delle attività. Ecco allora che da Como parte una nuova scommessa: spazio (ridotto) al cinema e un nuovo modello di divertimento con grandi superfici e garanzie di sicurezza. G. Ron.

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